Caro Maestro, cara Giulia / 3

Illustre maestro, amico carissimo
Sempre con gioja ricevo i Vostri scritti. Ma ben sapete che la Grisi e non Giulietta è donna di carattere e caparbia. Ripensate alle Vostre parole ed al Vostro diniego che mi arreca tanto dolore. A Pietroburgo mai nessuno ha udito la mia regina di Babilonia e poi, perdonate insolenza ed ardire, perché la Grisi, che dite somma non può avere onere e privilegio di vedere scritta per Lei un’opera o almeno gli accomodi. N’ebbe e di stupendi la mia povera sorella, che sempre porto nel mio cuore. Maestro, suvvia, non scontentate questa vecchia signora.

Vs. devota
Giulietta de Candia

Gli ascolti

Rossini – Semiramide

Bel raggio lusinghier…Dolce pensieroJoan Sutherland (1983)

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