La Traviata: Pura siccome un angelo (Riccardo Stracciari & Rosina Storchio) rec. 1906

Pura siccome un angelo 1906 Riccardo Stracciari & Rosina Storchio

16 pensieri su “La Traviata: Pura siccome un angelo (Riccardo Stracciari & Rosina Storchio) rec. 1906

  1. basta l’attacco di stracciari, giovane ed integro, per ridicolizzare tuttii baritoni che hanno cantato germont e dimostrare la patente ignoranza di chi li elogi. E se non si tratta di ignoranza è almeno sordità cronica. scusate la franchezza. e poi i tempi i preziosi ed espressivi rallentando, esempio dell’importanza della libertà di stacco dei tempi. Chissà se Mugnone, Mancinelli si attenevano q aueste scelte o battevano la solfa a metronomomo come i divi della bacchetta. questo serve non ad esaltare il cantante, ma a servire l’autore. facile, eppure…..

  2. Si tratta anche di riuscire a far sì che il cantante esprima quello che saprebbe fare (ma che spesso – per pigrizia o abitudine – non vuole). Un incrocio di sensibilità e reciproco rispetto, finalizzato ad offrire al pubblico il migliore spettacolo possibile: che non è la “battitura della solfa” e neppure la placida riproduzione dell’ovvio. Purtroppo – per una sorta di maledizione – l’opera italiana (in particolare il melodramma) è stato sempre terreno d’elezione di squallidi capobanda, e anche laddove grandi direttori si sono ad essa accostati, si sono “magicamente” tramutati in smazzatori di ferraglia: le eccezioni sono poche…purtroppo. Verdi, tutto sommato, se la cava ancora, ma se si considera la sorte capitata al povero Donizetti o a Bellini (ma anche a Rossini), c’è da stare poco allegri…

      • Beh, insomma…di ottime direzioni d’orchestra, in Verdi, ce ne sono parecchie (soprattutto quello della maturità, da Rigoletto in poi)…con Donizetti o Bellini siamo quasi a zero, con Rossini si contano sulle dita di una mano…

          • Il mio era un discorso generale (teatro e disco; oggi e ieri): Donizetti non ha praticamente mai goduto di grandi direzioni. Al massimo ne ha avute di passabili (tipo Bonynge, ma non sempre), tante mediocri, moltissime pessime (in teatro e in disco). Bellini qualcosa di meglio ha avuto (ma appena appena: esempio Muti coi Puritani). Rossini è stato più fortunato (Abbado Chailly Marriner e a volte Scimone). Verdi attira, invece.

  3. Oggi, passando per caso al negozio di dischi, ho notato (ma non so da quanto tempo sia in commercio) il recital rossiniano di Anna Bonitatibus, mi sembra che si intitoli Rendez-vous. Avete in programma una recensione? Vorrei sapere cosa pensate di questa cantante che io ho ascoltato dal vivo solo una volta, a Parigi, nel Giulio Cesare di Hendel (Sesto).

  4. non posso commentare le direzioni contemporanee di verdi, perchè non ne ho la competenza ma vorrei ringraziare selma per avere mandato la registrazione, che forse non è la più significativa per Germont, ma è sicuramente segno di un sodalizio con la Storchio durato molti anni, et tutti per i commenti su Stracciari di cui sono nipote e dire che sì è vero non solo ha una voce bella e inconfondibile, nonostante le vecchie registrazioni, ma era anche molto molto impegnato a studiare per farla rendere al meglio cercando di raggiungere l’eccellenza . Vale a dire che non dava niente per scontato e lavorava moltissimo . GRAZIE!

      • Concordo: un vero onore anche per me!
        E vorrei sottolineare la fortuna che un pò tutti noi abbiamo di poter ascoltare ancora oggi, dopo che tanto tempo è passato, la voce immensa di Riccardo Stracciari!!! Quella voce che, per esempio, Rosa Ponselle diceva essere “brillante come una cascata di diamanti”. ( Sempre lei sosteneva che lui, assieme con Titta Ruffo, fossero le voci di Baritono più stupefacenti con cui avesse mai cantato, addirittura “imparagonabili” alle altre, pur grandissime.)

        PS Complimenti per il nuovo sito e cari saluti a tutti.
        M.B.

      • sono contenta soprattuto io perchè stiamo lavorando, con mia madre, ad una biografia di stracciari e del figlio pittore che uscirà spero all’inizio dell’anno prossimo ed è un lavoro enorme per la massa di dati e di notizie, quindi ci sono un po’ tutti Lazàro, Ponselle e molti altri , Mugnone Campanini Marinuzzi. Io però sono storica dell’arte e capisco poco di musica.
        Non ci si puè dedicare con la stessa passione a due arti , almeno non io, ecco perchè mi fa piacere questo sito.

  5. Ovviamente quì, a prevalere, è Stracciari, addirittura migliore che nell’altra registrazione del duetto del 1914 col soprano Fernanda Chiesa. È completo anche questo con la Storchio, ma non fu mai pubblicato, e questa è l’unica parte del brano messa in corcolazione. Tutte le sue registrazioni Fonotipia sono di straordinaria importanza, soprattutto quelle dal 1904 al 1910. Oltre ad avere l’ampleur del baritono grand seigneur, è di una grande espressività. Praticamente ridicolizza quasi tutti i Germont venuti dopo di lui. Senza contare poi la straordinaria ricchezza della voce. John Steane su “Grand Tradition” scrisse che la sua poteva essere considerata come tra le più belle voci di baritono mai captate dal disco. C’è da credergli.

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