27 pensieri su “Anticipazioni: l’ “Aida” del futuro

  1. se quelli del Regio del Parma ascoltano questo video la scritturano subito per il prossimo anno quindi sarà un” Aida del futuro”,ma a parte gli scherzi ,riesce ad arrivare alla fine dell’opera col fiato che si ritrova? ho l’impressione che a Radames gli tocca morire da solo nella tomba.Comunque almeno in studio al Do è salita..

          • E su questo siamo d’ accordo. Il problema a mio avviso è che una volta il disco era il coronamento di una carriera, ci si arrivava dopo una serie di riconosciuti successi nelle piazze più importanti e per lasciare una testimonianza di un’ interpretazione sperimentata in teatro. Oggi invece il disco è adoperato come strumento per lanciare una carriera. Pensate che se la Gheorghiu o la Netrebko facessero i dischi per la Chandos o la Hyperion, invece che per EMI e DG, avrebbero la fama che hanno?

          • Salve a tutti!
            Quello che ha scritto mozart2006, qui sopra, risponde in gran parte al quesito posto nell’ultimo thread di Giulia!
            Bisogna capire una volta per tutte, che i soldi e la tecnologia sono SOLO strumenti, e non valori assoluti!
            Un saluto
            Niccolò della Ripa

  2. Brava Angela, secondo me una delle poche cantanti ancora degne di questo nome. Il carattere “divistico”? Anche la Callas e la Tebaldi (ovvio che non è al loro livello) avevano questo tratto.
    p.s. non riferito a nessuno del blog, ma ai giornali, che lo chiamano “vizietto della signora Alagna”…

    • Peccato che le signore Callas e Tebaldi sapessero cantare!
      Suggerisco a nonna Giulia di affrontare anche l’argomento accettato dai sempliciotti bella_voce=brava_cantante, il che è totalmente SCORRETTO!
      La Gheorghiou e la Netrebko hanno un timbro meraviglioso, peccato che la imperizia tecnica sia abissale!

      • Caro Misterpapageno,
        si, verissimo, La Callas e la Tebaldi sapevano cantare, purtroppo, però, non possiamo vivere rimpiangendo grandissime dive, che ormai (purtroppo) non ci sono più. ne sento anche io la mancanza, ma dato che siamo nel 2012, io cercherei di trovare una e dico una cantante decente, per non affannarsi a cercare qualcosa che non esiste più. la sig. Angela Gheorghiu, secondo me, è una di quelle. Anche Conchita Supervia era perfetta, peccato che ora non ci sia più, e quindi io non starei tutto il tempo a strapparmi i capelli perchè non trovo una al pari di Callas e seguenti (più precedenti). E non mi affretterei con i giudizi , rivolti a chiunque, perchè l’opinione è sacrosanta, perlopiù nella lirica e nelle arti in generale, dato che vivono di quello, ma l’opinione vuol dire tutto, e mai come nella musica, non c’è mai un pensiero sbagliato o per dirlo come te “sempliciotto”, perchè l’arte secondo mio modestissimo parere è la forma più soggettiva del mondo. Grazie comunque del tuo pensiero, servirà di certo a migliorare le mie conoscenze, e chissà, magari un giorno non sarò più così “sempliciotto”.

        • stefix,
          la Gheorghiu era la bonazza ufficiale della lirica prima che la Netrebko le rubasse il posto…
          Scherzi a parte, io l’ ho sentita due o tre volte negli anni Novanta ed era una cantante di riguardo che purtroppo si è fracassata la voce per colpa di scelte di repertorio folli, come il 95% dei cantanti di oggi. Sulle voci come si deve dei nostri giorni io ti faccio due nomi: Ludmilla Monastyrska e Krassimira Stoyanova.

        • Il piano del giudizio estetico, caro stefix, è sempre argomento scivoloso. Sopratutto per canto e architettura (visto che scultura e pittura hanno preso ben altre strade) a mio parere, un giudizio complessivo è formato da un giudizio tecnico (il meno soggettivo possibile) ed un giudizio emozionale (la soggettività pura come dici). Il canto ed architettura sono fatti di elementi “materiali” tecnici innegabili: il primo la meccanica dell’apparato anatomico e la tecnica vocale, la seconda da forza di gravità e tecnologia. Ora, avvallare un tuo giudizio estetico assolutamente personale e soggettivo (e lecito) a metro di giudizio complessivo dicendo “l’arte è quanto di più soggettivo” per me è un errore gravissimo parlando di canto, che consta di una TRADIZIONE e di DETTAMI che sono validi poiché il canto lirico ha poche vie di evoluzione per una ragione molto semplice: oggi non si fa (generalmente) opera nuova ma si esegue un repertorio di tradizione.
          La Gheorghiou ha gravissimi problemi tecnici come ha esemplificato cronologicamente mozart, e più che dover ascoltarmi questa porcheria vocale, ripeto, dal bellissimo timbro, perché non ci sono più Callas o Tebaldi, preferisco non sentire opera!

          Ti ri-do del sempliciotto con simpatia, nel senso che un tranquillo e saggio uditore passa avanti ai dischi della Gheorghiou (che in questi anni sono sempre di più, guarda caso!) senza nemmeno considerarli e si ascolta altri cantanti CONTEMPORANEI ben più dotati della signora. Ti rassicuro comunque del fatto che ho tutti i capelli, quindi non me li strappo per delle cantanti la cui persona fisica non c’è più, ma le cui voci dureranno in eterno! 😉

          • Caro Misetrpapageno, prima di tutto non me la sono affatto presa, non ti preoccupare. Prima di tutto volevo dirti che concordo con te, ma secondo me gli elementi tecnici e su cui tutti concordano sono le basi dell’arte. quello che volevo esprimere è che ci sono degli elementi che non sono contestabili, ma dipendono dai gusti: Io posso dire, ad esempio, rimanendo nel team operistico, che la Simionato non mi piace (cosa NON vera), ma non posso dire che non era una brava cantante. Nel suo genere non mi piace, ma non è che se non piace a me allora fa schifo. Solo quando questo elemento è appurato allore diventa una certezza (es la Dyka, trovami una persona a cui piace). Io volevo solo dire questo, mi scuso anzi ne se non ho reso bene l’idea nel post precedente. Da ultimo, per ascoltarli, ti chiedo due nomi di cantanti contemporanei che ritieni bravi, così magari ci troveremo d’accordo! :)

    • Salve!
      No, non mi sembra (almeno, non credo :) ), facevo riferimento al thread scritto da lei dal titolo “Il declino del canto moderno: è nato prima l’uovo o la gallina?” riconducendolo alla risposta scritta dal signor mozart riguardo questo video.
      Spero di esser stato chiaro, mi stavo ingarbugliando non poco nel cercare di spiegarmi effettivamente… :)
      Un saluto
      Nicola della Ripa

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