22 pensieri su “MODESTE VOCI: ALFREDO KRAUS

    • Sono d’accordo sul fatto che sia tra i primi dieci del secolo.
      Tanto modesta la voce però non la definirei; il timbro, senza essere particolarmente ricco, secondo me non si può certo classificare tra i “brutti” (tipo Pertile), l’estensione, un po’ limitata verso il basso, era però fenomenale verso l’alto, il volume non sarà stato immenso, ma in teatro si sentiva magnificamente, con acuti che erano delle frecce e pianissimi che correvano ovunque.

      • ma infatti le cose stanno così come dici tu…alla fine ci stanno finendo quasi tutti in questa rubrica che doveva essere più circoscritta.-
        Io peraltro sono mal tollerato qui proprio perché partedo dal presupposto che ogni cantante ha qualche punto debole l’ascolto dell’appassionato non dev’essere passivamente degno di un beckmesser pronto a censurare ogni dettaglio che non viene eseguito secondo il suo ideale. Io sono per un ascolto attivo che si concentrà più sui pregi dell’artista che sui suoi difetti che possono essere superati dalla sua personalità timbrica o dalla sua coerenza interpretativa o ancora dalla sua sicurezza.
        Anche perché a distanza di anni i difetti dei grandi cantanti mancano quasi quanto i loro pregi.
        Vedi al riguardo le mie battaglie a difesa di bartoli, kaufmann, devia, florez.

        • Caro Alberto, credo tu non abbia capito una cosa fondamentale: qui tutti partiamo dallo stesso presupposto tuo e cioè che ogni voce ha i suoi punti deboli e che la perfezione non esiste, men che meno nel canto. Quindi non sei certo maltollerato.
          Semmai, come ti ho già scritto e mi pare tu abbia recepito non senza una vena di sarcasmo, polemizziamo contro questa tua ostinazione di vedere pregi che non esistono. Però capisco che come possano appassionare le battaglie contro i mulini a vento, così possa appassionare il difendere l’indifendibile.
          Un discorso come quello che fai sul fattore K e sulla Bartoli mi va bene per un di Stefano e lo faccio anche io. Per un di Stefano, però.

          • E’ purtroppo una maniera troppo estemporanea di valutare fattore K e Bartoli. Anzi peggio mi ricorda quelli che al liceo scientifico sbagliano l’esercizio e non il risultato…

          • Bartoli e Florez hanno voce modesta e la prima tecnica pessima, mentre il secondo tecnica media.
            Kaufmann – a quanto riesco a raccogliere – SAREBBE una voce tutt’altro che modesta, peccato che la tecnica ed il cantante siano pessimi!

  1. Per Papageno:
    Ma cosa vuoi che ti dica Papageno mio?
    Sai benissimo che amo Kraus, e qui’ e’ in stato di grazia, qualche colore e qualche cambio di ritmo in piu’ e sarebbe assolutamente incontestabile. Comunque stupendo.
    Vedo solo oggi il tuo post, scusami.
    Hai il primo concerto pubblico di Alfredo? (Las Palmas 1954).
    Se non lo hai vedro’ di riuscire a fartelo avere.
    E sai quale fu il primo brano che canto’ in quel suo primo concerto?
    (Recitar…Vesti la giubba) ed il secondo? (Un tal gioco).
    Ciao caro, Un abbraccio.

    Per Mozartiana –
    Ciao cara,
    bellissimo ascolto. Pero’ Kraus quest’aria l’ha cantata molto meglio in tante altre occasioni.
    Sai dirmi come mai cambia un poco le parole?
    Forse Bizet ha scritto due differenti versioni, o le ha volutamente cambiare il nostro Alfredo? (Fammi sapere).
    Ritengo comunque Lemeshev, Kraus e Vanzo i migliori Nadir del dopoguerra.
    Ciao.
    P.S. Anche il suo famoso francese qui’, pochino pochin pochino,
    ma scalchigna, no?

    • Ciao, signor Fleta.
      Prima, vi prego scuse per il mio pessimo italiano; vi leggo tanto per imparare e mi piacciono tanti voci come, per esempio, il Maestro Kraus chi, veramente, possedeva un instrumento colle sue limitazione ma penso che la sua carriera e stata piena de succesi grazie la sua inteligenza per la scelta di repertorio(e di quello che lui non doveva cantare per no rischiare mai). Qui, secondo me, canta a voce piena un brano de “Pescatori”, dove altri grandi(Vanzo certamente, Lemeshev e credo anche altri cantanti come Gigli o Bjorling)lo cantano con falseto. Veramente, il Nadir di Kraus in italiano ed altre mostre sono più corrette ma mi piaceva vedere il Maestro come canta in diretto e risolve quest’aria cosi complessa. Quanto al suo francese, tanti francesi l’hanno gaudito…Come quasi esatto o perfetto.
      Mi sembra interesantisimo quello de due versioni, cercerò.
      Un saluto e Buon Natale! ¡Felices Fiestas!
      PS: scusatemi, fa tempo che non scrivo in questo bell’idioma, l’italiano.
      Ed ecco Alfredo Kraus chi parla sulla tecnica voccale, la corretta secondo lui:
      http://www.youtube.com/watch?v=tC6jEPKRf94
      http://www.youtube.com/watch?v=UKwwQx1RHFE
      http://www.youtube.com/watch?v=AP79QBok-yw
      http://www.youtube.com/watch?v=ePK589_pVr8

          • Ho parlato del teorico non del cantante. Quando parla di tecnica dice cose che non stanno né in cielo né in terra, al di là del fatto che poi nella pratica sia un ottimo cantante, senz’altro da imitare o meglio da prendere ad esempio nei pregi. Ovviamente però chi oggi lo imita ne sa riprodurre solo i peggiori difetti.

      • PS: scusatemi, era la corretta tennica vocale per lui; sempre Don Alfredo diceva che n’era una ed era la corretta er un cantante che era lui. Tante volte, mi pare come uno de suoi allievi -Ismael Jordi-imita quello che diceva Kraus.

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