Quaresimal XXX: Ferruccio Furlanetto

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Ferruccio Furlanetto – uno se non IL basso verdiano più celebrato al momento chi canta con „accento nobile (!) e gran raffinatezza (!)“ come scriveva un giornalista Viennese in occasione del suo Fiesco l´anno scorso. Sentiamolo nell´aria di Procida nei „Vespri Siciliani“ quale „celebrazione“ di Giuseppe Verdi:

subito dall´inizio si sente una voce rumorosa, dotata di un certo volume e mal gestita. Già l´„O“ di „O tu Palermo“ è bruttino: scolorito e più ööö che o. Voce poco raccolta e gonfia. Dizione pessima ed intonazione calante. Raramente ho sentito un italiano così volgare e brutto. Ma la cosa più bella è la cadenza da 4:03 in poi: stonata in modo disastroso.

 

8 pensieri su “Quaresimal XXX: Ferruccio Furlanetto

  1. Lo notai la prima volta in Semiramide alla radio e come Assur ebbe molto successo e non mi dispiacque. Poi credo un Timur e quindi il Leporello con von Karajan che sembrava la reincarnazione di Corena. Poi il Filippo II live e il suo primo cimento importante alla Scala: Procida, cui seguì, sempre al tempio, Don Giovanni. Piano piano mi abituai alle suo fraseggio alla “Corena serio” e devo dire che per come ha gestito la sua carriera mi ritengo suo ammiratore. E’ un basso molto originale, inconfondibile e sento in lui l’orgoglio delle sue origini friulane. Per me le sue apparizioni in Fiesco alla Scala, il suo Boris e Zaccaria a Venezia sono un ricordo piacevolissimo e temo siano il suo canto del cigno.-

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