“Der Grisi ring” sesta puntata – “Die Walküre”, atto III, Wotans Abschied.

Di questo straordinario finale di Walkuere abbiamo già abbondantemente parlato (http://www.corgrisi.com/2010/12/i-giorni-della-valchiria-terza-giornata-atto-iii/). Strepitoso momento orchestrale, uno dei più alto del genio di Wagner, ma anche momento di grande canto, solenne e dolente. Il legato dell’orchestra deve trovare riscontro nel legato del padre degli dei, costretto a punire la figlia, abbandonandola addormentata sulla catasta protetta dal fuoco. Chi crede che Wagner non necessiti di grandi cantanti è davvero fuori strada e questa scena smentisce ogni chiacchiera ed ogni tradizione negativa instauratasi dopo la follia di Cosima Wagner. Un dato colpisce, cioè che i cantanti tedeschi non sono mai stati i portabandiera del buon Wagner, anzi. Il canto wagneriano di scuola pare un fatto extratedesco, e su questo è bene riflettere.

Quando cantavano gli italiani….

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Quando gli ukraini incidevano i dischi ….

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Quando poi cantavano i francesi..

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L’eccezione che ha confermato la regola…ma solo per qualche anno…

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11 pensieri su ““Der Grisi ring” sesta puntata – “Die Walküre”, atto III, Wotans Abschied.

  1. Davvero sontuoso Kipnis ! (non conoscevo questa incisione; del resto l’ho detto che sono qui per tentare di capirne un po’ di più). Grande Hotter, anche se preferisco la versione del 1953, dove c’è Clemens Krauss che contribuisce a rendere ancora più bella quell’interpretazione.

  2. Comunque, rivolgo anche a te il caldo consiglio di andare ad ascoltare il Rheingold scaligero, anche considerando che per i posti da 25 euri non c’è bisogno di fare la coda. Sarei curioso di sentire il tuo parere…tanto per capire, partendo dal presupposto, niente affatto scontato (che poi il problema è questo) che direttore ed orchestra abbiano la voglia e la capacità di suonare come lunedì scorso, se le nostre orecchie ‘parlano’ lingue completamente diverse

    U

    • ulisse, ma io ho caldooo!….il mio parere l’ho dato. In wagner sta a barembu fare il gioco. Lui come l’orchestra se vogliono…possono. Il punto è che non vogliono mica sempre e non per tutta la sera ma solo a strappi…10 min qua e 10 la. Ritengo bimbumbam un direttore ora…vecchio, incapace di costante rendimento. In passato lo ritenevo bravo ma sopravvalutatato. Il ring ufficale è carino, una buona cosa, ma sta in coda a svariati giganti. …dimmi, perchè vuoi obbligarmi ad una serata con lui in questa stagione? On fondo, che cambierebbe da ciò che ho scritto a sup tempo?

  3. Caro Ulisse, in effetti questo Ring scaligero non offre – a mio giudizio – alcuna attrattiva, anche a voler essere buoni e di manica larga.
    – la messinscena è brutta, ridicola e di cattivissimo gusto
    – la regia è un guazzabuglio di non-idee, statica e pretenziosa
    – l’orchestra è assai discontinua
    – Barenboim è Barenboim: un tempo forse (anche se concordo sulla sopravvalutazione), ora ripete stancamente un Wagner che altri fanno meglio
    – i cast sono quantomeno discutibili
    – il costo è eccessivo
    Resterebbe l’evento culturale? Il Ring? Non scherziamo…smitizziamo questa presunta culturizzazione: Wagner è musica e il Ring è un ciclo di opere…non si diventa più intelligenti ascoltandolo e non si resta più stupidi rimanendo a casa propria. Andare per dire “io c’ero”, oggi suona stonato e retorico: anche perché non ci sarà molto da ricordare. In attesa di tempi (e di Ring) migliori.

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