Il mese del tenore verdiano VI: Heinrich Knote (1870-1953)

knote

Il trovatore – Duetto con M. Matzenauer (1909)

Abbiamo già avuto modo di proporre Heinrich Knote nel cantabile dell’aria di Manrico, quale consolatoria per il forfait di un c.d. grande divo di oggi su un titolo come Parsifal, che fu per Knote, al pari del  Trovatore, pane quotidiano. In effetti l’ascolto della cabaletta del primo duetto smentisce, mercé la prova di Knote e dell’Azucena di turno, Margarete Matzenauer, la fola che per cantare Wagner occorra una tecnica radicalmente distinta da quella necessaria ad eseguire Verdi, o peggio ancora che la tecnica sia d’ostacolo al canto nel repertorio non italiano. In realtà una coppia come quella proposta nell’ascolto considerato era perfettamente a proprio agio nel Parsifal come nel Trovatore, o ancora nel Profeta. Colpisce in particolare, con riferimento al tenore, la straordinaria omogeneità dei registri, benché i primi acuti (sol/la) abbiano uno squillo e una potenza assolutamente singolari (“Tu vedresti a’ piedi tuoi”).

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