Il mese verdiano IV^ : ma i soprani a 78 giri interpretavano?

Immagine anteprima YouTubeRosa Ponselle è uno dei pochi soprani che reggerebbe, stando alla tradizionale impostazione critica, il confronto con le voci del dopo Callas non fosse altro perché la medesima Callas sempre dichiarò di essere stata, giovane ragazza residente a New York, affascinata dalle trasmissioni radiofoniche del soprano italo-americano.
Altrove abbiamo evidenziato come la Ponzillo non fosse affatto aliena da difetti, spesso occultati o messi in secondo piano, dalla straordinaria dovizia dei mezzi e come altre cantanti fossero egualmente dotate e assai più rifinite tecnicamente. Ma nella registrazione della cavatina di Elvira di Ernani del 1923 la Ponselle è davvero grandiosa perché poco si percepisce la limitata estensione (anche se gli acuti estremi suonano sempre un poco fissi) e la difficoltà della discesa al grave mentre “esplodono” -è il caso di dire- la qualità del timbro, l’accento nobile da dama di rango e la precisione dell’esecuzione della coloratura, trilli in primo luogo. Esemplare! E lo dice uno che della Rosa del Met è da sempre critico ammiratore

3 pensieri su “Il mese verdiano IV^ : ma i soprani a 78 giri interpretavano?

  1. Sarebbe un interessante esperimento provare a far cantare i più “famosi” (vox media) e, come oggi si dice con espressione insipida e triviale, più “gettonati” soprani, registrandoli con i mezzi del 1923. Penso che avremmo delle curiose sorprese!!!

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