Il mese verdiano VII^: ma i soprani a 78 giri interpretavano ?

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Giannina Arangi Lombardi è un classico del canto verdiano e del canto di scuola in generale è anche il più noto esempio (in uno con Elisabeth Rethberg) di un modo compassato di interpretare non solo Verdi. In realtà la Arangi Lombardi che si rifaceva come gusto e come stilemi ad un’altra Giannina (la Russ,) era essenzialmente una cantante misurata in un’epoca in cui spesso la misura era dimenticata. Rispetto alla generazione precedente ed al modello la Arangi Lombardi era limitata nell’esecuzione dei passi di agilità e questo era un limite nel primo Verdi ed autori precedenti, ma nei cantabili legati dove il personaggio deve piangere e soffrire la cantante napoletana è un punto alto e forse irraggiungibile per qualità di voce, dolcezza, controllo dell’emissione, che rende il suono tanto dolce quanto sonoro e capace di legato e smorzature a qualsiasi quota.

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