ristorare l’udito 4: gabriella tucci

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Gabriella Tucci fu fra il 1952 ed il 1975 circa uan cantante dall’ottima carriera italiana ed americana. E se non è ricordata quale cantante di levatura storica è solo perchè preferì “accomodarsi”, dopo un inizio molto variegato e che spaziava dai titoli di repertorio a quelli rari, su un solido repertorio che le consentiva di essere presenza certa  e sicura nel repertorio verdiano e pucciniano. Cantava benissimo con grande quadratura musicale ed una tecnica encomiabile. Era forse una di quelle cantanti ( coem la Stella) che si erano trovate la voce ” a posto” in natura quei casi in cui non solo hai la voce, ma la sai usare quasi naturalmente. Sta di fatto che nella grande scena  di Aida che apre il terzo atto la Tucci, che in natura non sarebbe il soprano drammatico previstp per Aida, ma un lirico spinto, canta con timbro di qualità, morbidezza e legato, varietà di accento ora drammatico nel recitativo, ora sognante ed estatico nel nostalgico ricordo dell’amore per Radames. In questa esecuzione nobile e castigata  dell’aria spicca il do5 attaccato piano e rinforzato come da previsione di spartito. Una di quelle  prodezze che pochissimi soprani sono sono in grado di gestire (la Tucci va precisato era estesissima in alto) in disco e pochissime da vivo.

 

 

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