In attesa di Salisburgo: La clemenza di Tito.

peter maag

No.4: Marcia – No.5: Coro “Serbate, o Dèi custodi” – Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, dir. Peter Maag (1988)

E dopo la Sacra Collina è il turno della città mozartiana per eccellenza, da cui la radio proporrà, questa sera, l’ultimo titolo italiano di Mozart affidato a Teodor Currentzis e Peter Sellars. Lo spettacolo sarà trasmesso in televisione solo il mese prossimo, ma le aspettative sono comprensibilmente elevate anche e soprattutto per quanto riguarda la direzione musicale, atteso che Currentzis è, fra i direttori “star” di oggi, uno dei pochi che giustifichi almeno parzialmente, con i risultati, il clamore mediatico di cui è fatto segno. Per invitare all’ascolto della diretta salisburghese avevo pensato di proporre il “solito” Bruno Walter, ma la rinnovata audizione di uno stagionato live bolognese mi ha spinto a ricorrere al meno consueto Peter Maag. Meno consueto perché generalmente sottovalutato e ritenuto, al più, un buon professionista, e invece capace come pochi di far “cantare” un’orchestra (allora…) di livello medio-alto e, più ancora, di trascinarla in un’esecuzione che fonde alla perfezione accento aulico, bagliori marziali, eleganza e vivacità di colori.

5 pensieri su “In attesa di Salisburgo: La clemenza di Tito.

  1. Chi ha ascoltato lo scempio??? Un “direttore” pagliaccio al cubo, un orchestra da cafeé chantant, infarcitura di brani da altre composizioni mozartiane, tagli dei recitativi a go-go,un cast calamitoso (il tenore!!!!)….eh si ma Sellars fa cultura!!! E che CULtura….VERGOGNA!! Per fortuna che qualche fischio si é sentito.

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