Mese verdiano XVII – Son giunta… dalla Bulgaria. Sesta puntata: Raina Kabaivanska e Ghena Dimitrova

Raina Kabaivanska e Ghena Dimitrova, soprani bulgari di provenienza, ma voci diverse sia nel peso, sia nel timbro sia nel repertorio; eppure entrambe si confermano in maniera differente soprani “verdiani” approdando a due letture personalissime dello stesso personaggio, Donna Leonora … Continua a leggere

Mese verdiano XVI – Son giunta! Quinta puntata: Leontyne Price

Nel proseguire il percorso di analisi delle più rilevanti interpretazioni di Donna Leonora di Vargas, è opportuno considerare quelle che erano le caratteristiche vocali della prima interprete del ruolo (nella seconda versione dell’opera) ossia quella Teresa Stolz che con Verdi … Continua a leggere

Mese verdiano XV – L’accento verdiano, parte quarta: "Eri tu che macchiavi quell’anima"

L’aria di Renato al terzo atto del Ballo in maschera può essere esaminata sotto varie angolazioni: le difficoltà vocali, ad esempio, visto che Verdi dedica al baritono una serie di scomode frasi, che impegnano la zona dal mi acuto al … Continua a leggere

Mese verdiano XIV: Son giunta. Quarta puntata: Anita Cerquetti, Antonietta Stella, Gabriella Tucci

Prima dell’alba allorchè un convento maschile di stretta osservanza quale i francescani conventuali si prepara alla nuova giornata con la preghiera giunge sul piazzale antistante il sacro recinto un cavaliere.Nella realtà si tratta di una donna e di nobilissima, quanto … Continua a leggere

Mese verdiano XIII – Vieni, o Levita

Avevamo progettato questa puntata come ultima del nostro ottobre verdiano, ma ci siamo accorti che in effetti siamo appena a metà delle nostre celebrazioni verdiane, che proseguiranno – e come! – nel mese di novembre. Abbiamo deciso, stavolta, di dedicare … Continua a leggere

Mese verdiano XII – L’accento verdiano, parte terza: "Ma dall’arido stelo divulsa"

La grande scena di Amelia, che apre il secondo atto del Ballo in maschera, è una delle più impegnative del repertorio sopranile. A differenza della romanza del terzo atto, in cui alla sposa penitente si richiede soprattutto purezza di suono … Continua a leggere

Mese verdiano X – L’accento verdiano parte seconda: "Calpesta il mio cadavere, ma salva il Trovator"

Verdi ed i suoi librettisti ci misero del loro per dar sapore all’incontro tra donna Leonora ed il conte di Luna nelle sale del palazzo di Aljaferia. Pare, infatti, che nel dramma di Gutiérrez, il Conte non si scaldasse gran … Continua a leggere

Mese verdiano IX – Son giunta! Terza puntata: gli anni Cinquanta. Leyla Gencer e Renata Tebaldi

Una piccola spianata sul declivio di scoscesa montagna. A destra, precipizi e rupi: di fronte, la facciata della chiesa della Madonna degli Angeli; a sinistra la porta del Convento, in mezzo alla quale una finestrella; da un lato, la corda … Continua a leggere

Mese verdiano VI – L’accento verdiano parte prima: " Ma se m’è forza perderti"

Secondo gli storici della musica nemmeno Giuseppe Verdi avrebbe lasciato una esatta e completa definizione di “accento verdiano”, espressione comune e diffusa nella storia come nella critica musicale, dato che l’espressione indica sinteticamente i modi del fraseggio pertinenti alla sua … Continua a leggere

Mese verdiano V – Il mito del primo uomo: Alfredo Germont

Può sembrare una provocatoria proposizione parlare di mito del primo uomo con riferimento ad Alfredo Germont. Infatti allestire, senza troppi rischi, Traviata significa reperire una protagonista che sia in grado di superare le difficoltà vocali, ubicate principalmente al primo atto … Continua a leggere

Mese verdiano I – Son giunta! Prima puntata: Gina Cigna e Maria Caniglia

Quale opera meglio della Forza del destino, per accompagnare il mese verdiano del nostro Corriere? La sontuosità dell’impianto drammatico, che rivaleggia con quello dei più celebri titoli del grand opéra; i personaggi grandiosi, tragici, cristallizzati nelle rispettive passioni (l’amore, il … Continua a leggere