I venerdì di G.B. Mancini, impariamo ad ascoltare. Lucrecia Garcia, “Santo di patria”.

Le problematiche che un soprano “drammatico” (o sedicente tale) incontra nelle parti del Verdi degli “anni di galera” non sono differenti da quelle analizzate nelle scorse puntate a proposito della voce di mezzosoprano: disporre di uno strumento i cui registri … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini, impariamo ad ascoltare. Il “canto antico” dei moderni barocchisti.

Dopo aver esaminato nelle scorse settimane due spettacolari esempi di canto mezzosopranile quali Supervia e Obukhova, verifichiamo con l’ascolto odierno lo stato viceversa problematico in cui versano ai nostri giorni le voci di nominale mezzosoprano/contralto specializzate nel repertorio antico. L’aria … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini, impariamo ad ascoltare. Nadezhda Obukhova, “Plaisir d’amour”.

Dopo la Supervia ecco un altro mirabile esempio di canto nella corda oggi falcidiata dall’epidemia malcantista di vero mezzosoprano. Ed in questo caso, oltre al metodo, all’arte sopraffina, ammiriamo anche una notevole ed autentica dote naturale. Il brano proposto non … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare con Conchita Supervia.

Il cantante veramente esemplare è quel cantante che non abbisogna di frapporre fra sé ed il pubblico nessuna spiegazione intermediaria – sia essa la lettura, anticipata o simultanea all’ascolto, del testo del brano, o l’accampare giustificazioni pseudo storiche, filologiche, tecniciste … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini, impariamo ad ascoltare. Auguri di buon Natale con Pol Plançon.

Nell’ultima puntata dell’anno di questa rubrica, siamo buoni e lasciamo da parte gli impietosi ascolti comparati e le dolorose radiografie tecniche di scadenti vocalisti, e come dice il poeta latino, paulo maiora canamus. Ascoltiamo il celebre Cantico di Natale di … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini, impariamo ad ascoltare. Jonas Kaufmann nel(la) Gralserzählung.

Analizziamo oggi un esempio manifesto di emissione “indietro”, tutta sbadigliata, biascicata e rimasticata tra retrobocca e naso, difetto che si ripercuote e sulla pronuncia, che risulterà innaturale, sbiadita, fosca, impastata, e sull’intonazione, anch’essa piuttosto nebulosa quando non del tutto difettosa. … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Mattia Battistini nel Don Giovanni.

Mi perdonino i lettori se i soggetti della mia rubrica risultano un po’ ripetitivi, ma tra le numerosissime voci di cui il disco in oltre un secolo di storia ci ha lasciato documentazione sonora, relativamente poche sono quelle che riesco … Continua a leggere

I venerdì di Mancini ( in ritardo !).Impariamo a confrontare. “Asetticizzazione” del belcanto, seconda puntata: Blake vs. Florez nel Rondò di Almaviva.

Identico a quello già illustrato con i soprani è il decadimento del canto nella voce di tenore (nella fattispecie contraltino): voci che si fanno sempre più piccole, sempre più piatte e monocromatiche. Ma mentre il degrado delle voci femminili ha … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo a confrontare. Maria Callas vs. Mariella Devia nel Turco in Italia, ossia della “asetticizzazione” della vocalità femminile e del belcanto.

Sull’onda della polemica di questa settimana riguardante la vocalità di Maria Callas, colgo l’occasione per un ascolto comparato che evidenzi l’impoverimento tecnico ed espressivo che nell’ultimo mezzo secolo ha investito l’esecuzione del repertorio belcantistico. Impoverimento perpetratosi a dispetto della c.d. … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Sigrid Arnoldson nel Barbiere di Siviglia, ossia dell’uguaglianza dei registri.

Ecco un esempio di come un soprano che al massimo possiamo definire lirico-leggero possa ben destreggiarsi in una tessitura centrale come quella di Rosina (nella tonalità originale) cantando sempre con la propria vera voce, con un centro leggero ma ben … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Lucia Valentini Terrani nel Maometto II, ossia della vocalità femminile “intubata”.

Il titolo dell’odierna puntata serve a mettere preventivamente a tacere le reazioni di chi anche questa volta interverrà nella solita inopportuna difesa della propria cantante preferita accusandomi di sterile tecnicismo nonché di cattivo, volontario e disonesto accanimento critico, teso solo … Continua a leggere

I venerdì di Mancini: impariamo ad ascoltare. Elisabeth Schwarzkopf nel “Così fan tutte”.

Ascoltiamo quest’oggi una tra le più famose e celebrate dive discografiche del secolo scorso eseguire uno dei maggiori cavalli di battaglia di tutta la sua carriera: Elisabeth Schwarzkopf nella grande, prima aria di Fiordiligi dal Così fan tutte. Brano da … Continua a leggere