Un direttore al giorno… / 20. “Semiramide”, Thomas Beecham.

Semiramide Overture Beecham non è mai stato considerato vario e  fantasioso,  spesso  tacciato di essere noioso.  Alle prese con la grandiosa sinfonia dell’ ultimo titolo italiano di Rossini non fa  sentire scelte fantasiose,  ma dove è richiesta solennità è presente,  … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 19. “Guillaume Tell”, Riccardo Muti.

E’ una delle mie esecuzioni preferite, coniugando abbandono lirico (lo splendido assolo iniziale, mai così caldo e suggestivo, arricchito di presagi romantici che Muti sottolinea senza falsi pudori pseudofilologici), idillio campestre e l’incalzante ritmo del galop finale, finalmente privato di … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 18. “Il viaggio a Reims”, Riccardo Chailly.

In realtà la cosiddetta ouverture del Viaggio a Reims, è un apocrifo novecentesco (la prima esecuzione si deve a Richard Strauss nel ’38 alla Scala): deriva dalla revisione di alcune arie di danza tratte dal Siege. Anche se probabilmente non … Continua a leggere

Un direttore al giorno / 17. “La gazza ladra”, Victor de Sabata

Sinfonia (San Francisco Symphony Orchestra 1953)   De Sabata spesso, come altre grandi bacchette, inseriva nei propri programmi concertistici le sinfonie delle opere italiane. In teatro, per quanto mi risulta diresse il solo Barbiere. Direttore raffinatismo e colto il maestro … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 15. “La Cenerentola”, Bruno Bartoletti.

Sinfonia (Teatro Colón, 1967) Con l’understatement tipico delle grandi personalità, Bruno Bartoletti, emulo in questo (e non solo in questo) di Vittorio Gui, ha praticato con costanza e ottimi risultati, tanto in studio quanto sulle tavole del palcoscenico, il Rossini … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 14. “Armida”, Sir Neville Marriner.

L’interpretazione di Marriner, a cui si deve l’incisione di tutte le ouvertures di Rossini, è – come sempre – molto elegante e mozartiana: particolarmente congeniale a questa lettura è il presente brano, ricco di suggestioni classiche e atmosfera preromantica.

Un direttore al giorno… / 13. “L’italiana in Algeri”, George Szell.

Sinfonia (Cleveland 1967) Ritmo spumeggiante, impeto calibratissimo, elegante e raffinata ironia (sentire l’attacco dell’Allegro, dopo l’indugiante conclusione dell’Andante, e la malizia sorniona del tema in sol maggiore). Una sintesi perfetta di quello che dovrebbe essere una grande direzione rossiniana (e … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 12. “Semiramide”, Guido Cantelli.

Nelle giornate in cui in Pesaro si celebrano le “forze fresche”, le star di domani, le promesse e quant’altro la fervida (?) fantasia dei plaudenti possa escogitare, non è inopportuno ricordare una vera grande promessa, che la vita si incaricò … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 11. “Il barbiere di Siviglia”, Wilhelm Furtwängler.

Di nuovo Furtwangler, questa volta alle prese con uno dei brani più celebri della tradizione buffa (anche se Rossini utilizza la stessa ouverture in ben due opere serie). Ancora una volta il sommo direttore tedesco trasforma il brano in un … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 10. “La gazza ladra”, Herbert von Karajan.

Abbiamo già avuto occasione di osservare come la difficoltà della sinfonia della Gazza ladra sia data dalla necessità di conciliare la maestosità dell’impianto (solo le ouverture di Semiramide e Tell si pongono, per proporzioni e varietà di temi musicali, al … Continua a leggere