Un direttore al giorno… / 8. “Il turco in Italia”, Gianandrea Gavazzeni.

Nel 1950 al teatro Eliseo venne proposto un titolo assolutamente sconosciuto ed inedito per il tempo di Rossini: Il turco in Italia. Fu un trionfo dovuto alla protagonista Maria Callas, che pur con una parte scorciata nella scena che sarebbe … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 7. “L’Italiana in Algeri”, Claudio Abbado.

Claudio Abbado è stato considerato uno dei massimi rossiniani del dopoguerra. L’etichetta è più che altro commerciale e discutibile per l’assenza dal repertorio dei titoli tragici e la duratura riluttanza ad accogliere le prassi esecutive coeve all’autore e ben documentate. … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 6. “Il Barbiere di Siviglia”, Carlo Maria Giulini.

Quello che maggiormente colpisce, nell’esecuzione di Giulini, è la cura estrema del dettaglio orchestrale, la precisione e la nettezza con cui si susseguono gli interventi dei solisti, caratteristiche esaltate da un tempo significativamente più solenne dell’Andante sostenuto / Allegro previsto … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 5. “La Cenerentola”, Arturo Toscanini

Il ritmo prima e soprattutto, in questa esecuzione tanto (giustamente) solenne nell’incipit quanto travolgente nell’Allegro vivace. Splendida in particolare la realizzazione del crescendo, cui si accompagna, con una soluzione un po’ arbitraria ma non priva di fascino, un progressivo accelerando. … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 4. “L’assedio di Corinto”, Gino Marinuzzi

Ouverture (Teatro alla Scala 1940) “Le siège de Corinthe”, o per meglio dire “L’assedio di Corinto” è l’opera con cui la Rossini Renaissance conobbe, nell’esecuzione ambrosiana del 1969, una delle sue prime fondamentali tappe. La sinfonia dell’opera fu però sempre, … Continua a leggere

Un direttore al giorno… /3. “La gazza ladra”, Wilhelm Furtwängler.

Per trasformare l’ouverture di un’opera semiseria in un grande poema sinfonico, ci vuole un grandissimo interprete: nelle mani di Furtwangler il ritmo danzante degli archi – che si rincorrono con estrema mobilità e naturalezza – la morbidezza delle linee melodica, … Continua a leggere

Un direttore al giorno… / 2. “L’Italiana in Algeri”, James Levine.

Deludiamo subito le aspettative di quei lettori che temevano o speravano in una rassegna dedicata esclusivamente alle registrazioni meno recenti, magari a 78 giri. Non mancheranno, in questo mese rossiniano, i cimeli, ma oggi proponiamo James Levine, per certo l’ultimo … Continua a leggere