MODESTE VOCI: LELLA CUBERLI

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Corro il rischio di non essere obiettivo parlando di Lella Cuberli, uno dei soprani che maggiormente ho ascoltato, apprezzato ed applaudito. Credo di esserlo, però,  se dico che tutto c’era nell’arte delal cantante texana fuorchè la voce, che era priva di qualità naturali quali il velluto, lo smalto ed anche l’estensione. C’era il resto ovvero lo stile, il gusto e la capacità di dire ed interpretare sopratutto in Rossini al di là della esecuzione – pressochè perfetta – delle note. Insomma il “rivelare gli accenti nascosti” sotto la pioggia di note che la prima donna rossiniana è obbligata ad eseguire e implementare sua auctoritate. Nel Viaggio, poi, anno 1984 la Cuberli tocca la perfezione ed è ancor oggi a distanza di qusasi trent’anni rimane un esempio da seguire ed imitare.

10 pensieri su “MODESTE VOCI: LELLA CUBERLI

  1. Per citare l’opera di cui all’ascolto, davvero “amabile modestia” quella della signora Cuberli, paradigma della diva rossiniana, anche per intensa frequentazione di un repertorio, che per mera dote naturale le sarebbe risultato insormontabile. anche se personalmente rimpiango che mai si siano accostate ad es. all’Elisabetta voci come quelle di Anita Cerquetti o Giannina Russ!!!

  2. x me che l ho ascoltata in tutto dal settentotto al novantuno era brava e soprattutto “personale” in tutto. Se qualcuno avesse da passarmi il suo ratto del serraglio d bs o della scala la lucia di torino e l opera d mozart alla piccola scala d cui ora m sfugge il nome scambio con altri pezzi interessanti

  3. ecco…il re pastore, sto un po invecchiando anche se non si direbbe dal mio monte rughe! L occasione per ricordare che nello stupendo ariodante c era anche lei e per chiedere lumi sulla sua mancata partecipazione al tell dopo che era comparsa anxhe in copertina d un settimanale la sua foto come coprotagonista alla prima della scala

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