4 pensieri su “Leyla Gencer “Mi tradi”

  1. Bella voce. E regia stupenda, tutta l’ambiguità del capolavoro mozartiano prorompe apertamente insieme a tanta fedeltà all’epoca storica e al libretto del Da Ponte. Guardando le espressioni della Gencer si capisce chiaramente la lacerazione interiore di Elvira, il suo essere in preda a un languore non solo malinconico, ma chiaramente sensuale. E con quale eleganza scivola fra la splendida scenografia. Carsen dovrebbe arrossire…..

  2. Concordo, eppure vi e’ chi fsa notare la mancanza di appoggio nel passaggio superiore (infelice o Dio mi fa).
    Tra l’altro mi sembra sia l’incisione del 1960, quella con uno dei piu’ grandi leporelli mai uditi ( il GRANDE BRUSCANTINI !!)

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