Anna Bolena al Maggio: comunque si canterà….

Riporto a beneficio dei nostri lettori il comunicato stampa del Teatro del Maggio circa la rappresentazione di domani: “ Il Teatro del Maggio comunica che pur in presenza di uno sciopero indetto da un sigla sindacale fortemente rappresentativa nell’orchestra, in considerazione che lo stesso potrebbe essere anche revocato, a salvaguardia dell’interesse del pubblico la Fondazione conferma l’effettuazione della recita di Anna Bolena, in programma domenica 18 marzo alle ore 15.30 al Teatro Comunale, anche in forma alternativa. Si conferma il rimborso del biglietto agli spettatori non interessati a tale formula.”

11 pensieri su “Anna Bolena al Maggio: comunque si canterà….

  1. Tra cambi anche drastici di cast, annullamenti e spostamenti vari, impedimenti contrattuali (vedesi Orchestra Mozart e legge 100/2010) che guarda caso si scoprono solo poche settimane prima degli spettacoli e non alla composizione dei cartelloni, i teatri sono ormai diventati una specie di associazioni a delinquere con fini di inganno. Questo succede quando l’arte non viene perseguita solo per l’arte, ma esclusivamente per profitto pecuniario e visibilità manageriale. Visto che i dirigenti teatrali amano tanto la mentalità manageriale, non capisco perchè non la applichino fino in fondo. Se lo facessero saprebbero che l’annuncio ufficiale di uno spettacolo, per non parlare del conseguente acquisto di un biglietto, equivale alla stipula di un contratto con gli spettatori che, una volta disatteso, dovrebbe essere risarcito molto più che con il semplice rimborso del biglietto stesso! Per non parlare dei prossimi cartelloni, che saranno sicuramente l’ennesimo annuncio di una realtà virtuale, che verrà poco a poco smascherata dalle varie rinunce e modifiche dell’ultimo o penultimo momento. Come si fa a non pensare che durante la programmazione certi nomi vengano inseriti per pura promozione, con la certezza che non faranno mai parte degli spettacoli e che gli artisti possano essere pagati anche solo per l’inserimento del loro pregiatissimo nome ai fini dell’unica arte veramente rimasta nei teatri italiani: la rifrazione della luce in specchietti per allodole. Una mistificazione voluta e scientificamente organizzata… direbbe Leporello: “Che imbroglio!”

  2. Ma cosa sta succedendo ? A Firenze questo tragicomico balletto del Teatro del Maggio, a Verona il tenore Anile viene alle mani col direttore di scena perche’ il direttore artistico, Gavazzeni applica il metodo Marchionne per protestare l’artista. Come possiamo restare ottimisti con la volonta’ quando la ragione ci deprime ?

  3. Io posso solo dire che ho un amico che lavora al Maggio e posso capire l’esasperazone cui si arrivi quando tu sei lì che lavori, ti senti dire che costi troppo e che non si sa se ci sono i soldi per il tuo stipendio di questo mese (…qundo però ci sono per i cachet di questo o quello scarsone canoro o scenico che sia e per il compenso del sovrintendente. Lauto compenso). Certo, sarebbe meglio non ci andasse di mezzo la gente che desidera andare a teatro. Però la bile versata è davero tanta.

  4. E la storia continua: Vacis , il direttore dello stabile di Alessandria critica il Regio di Torino per la patrimonializzazione di 3 stabili fatta dal comune di Torino per coprire il buco del bilancio del Regio stesso….. mala tempora currunt…..

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