MODESTE VOCI: JOSEPH SCHMIDT

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Qui di modesto, oltre la voce, c’era la complessione fisica, che impedì di fatto all’artista, anche in un periodo non ancora devastato dall’acume dei signori registi, di esibirsi con regolarità sul palcoscenico. Poi intervennero anche altre concause, vieppiù funeste. Joseph Schmidt resta nondimeno uno degli esecutori più vari e ispirati del suo tempo, un esempio che imporrebbe una seria riflessione non solo a quanti vadano cianciando o scrivendo che oggi si canta meglio e soprattutto con maggiore rispetto dello spartito e della volontà dell’autore, ma a quegli esecutori che, invece di raccogliere la lezione di un simile maestro, preferiscono imitare Domingo o Carreras. Solo nei difetti, ovviamente.

2 pensieri su “MODESTE VOCI: JOSEPH SCHMIDT

  1. E dal destino tragico. Un signore nella linea di canto: mi colpisce la spontaneità dell’emissione. Forse qualche “i” nei centri non è messa perfettamente a fuoco, ma chi se ne frega. Bello il trillo finale. Non ricordo se fosse richiesto da Donizetti…

    Io però aspetto un altro tenore tra le modeste voci…. :)

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