QUARESIMAL IV: ELIZABETH CONNELL

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Fu l’ultima scoperta di Francesco Siciliani quando passò la propria vecchiaia alla Scala con la qualifica di direttore artistico. Ci venne presentata (rectius propinata) come una grande tragica dalla voce drammatica, sontuosa, dall’accento sagace e callassiano. Prima presentazione fu l’Ortruda del Lohengrin abbadiano e sentimmo una Gilda corta e urlacchiante. Siccome era stato sentenziato ex altissimo la di lei levatura Ortruda fu l’antipasto di un funereo banchetto composto, se la memoria non falla, di Giselda dei Lombardi, la protagonista femminile di Anacreonte di Cherubini,Elisabeth di Tannahauser in tandem con la Venus di quell’altro splendore di Dunja Vejzovic. Mancò il coraggio di servirla quale Medea e Norma, i titoli che Riccardo Muti, di Siciliani pupillo, mai propose in Scala nel ventennio.

Fuori della Scala ed a Napoli con il medesimo Muti, fu interprete stimata e considerata della Lady per l’accento, la finezza del fraseggio, le intenzioni interpretative e allora chi avesse letto le critiche poteva legittimamente credere di trovarsi innanzi la prestazione della Gencer.

All’ascolto al massimo di può rilevare in zona medio alta un certo volume (neppure moltissimo sempre che il ricordo di quelle prestazioni non mi faccia difetto), ma in basso la voce era vuota come ci si accorge bene in frasi come “Tu sei Macbetto”, “Calle della potenza” in alto erano urla fisse e lancinanti (a partire dal do di “retrocede”) le agilità erano imprecise, sgallinate peggio che nelle peggiori strillone veriste, e l’accento era affettato per essere insinuante “di Scozia a te promettono le profetesse”, “che tardi”, il fiato corto o almeno mal distribuito come nella scala discendente del “retrocede”, frequente il ricorso al parlato, spacciato per sublime interpretazione.

Era una cantante che precorreva i tempi attuali e dovevamo  sentirci dire che la Ghena ( sì la Dimitrova, che affettuosamente chiamavamo per nome) era grezza e poco interprete.

20 pensieri su “QUARESIMAL IV: ELIZABETH CONNELL

  1. Chi è che dice che la Dimitrova fosse grezza?

    Io conosco la Connell solo per il concerto che fece qualche mese prima di morire e devo dire non mi dispiacque. Qui la sento imprecisa, vuota sotto e un po’ gridata sopra. Però devo confessare che non mi suscita l’orrore che suscita a voi. Sarà che si è andati sempre peggiorando e i miei standard si modificano di conseguenza…

    • ma come é morta? Poveraccia non lo sapevo. L’avevo ascoltata molte volte (oltre a Rezia mi pare che alla Scala avesse cantato anche nel Così Fan Tutte di Muti -il primo-). A parte Macbeth che non conosco e penso le fosse proprio inibito concordo con Tamberlick. Né peggio né meglio di tante routinier che riempivano riempiono e riempiranno i cartelloni anche dei grandi teatri

  2. Ma é incredibile ha cantato fino al 2011 !!!!???!!!! credo che Rezia sia stata l’ultima volta che ha cantato da noi e la sua fine fu proprio cantare la ripresa dei Lombardi che io ricordo vagamente per averli sentiti alla Radio e dove come rammenta la Grisi fu davvero fuori parte tanto che io pensavo che si fosse ritirata dalle scene poco tempo dopo. Mi sono ascoltato il frammento da You Tube e come nel caso della Larmore é insufficiente. La stessa Soluliotis sfasciata del 1970 penso converrete con me fosse meglio. Per non rovinare Lady bisogna essere almeno a livello della Guleghina che con Muti si guadagnò la sufficienza con una prestazione attenta e senza cali vistosi

  3. dimentichi che la verret faceva un ottimo brindisi mentre la dimitrova che sentii anche all arena in serata d grazia qualche agilita’ le falliva. Le stecche sul re bemolle del sonnambulismo gliele possiamo concedere no? per cui dopo la callas (che qualcuno fischio) metterei la verrett. Tra le pessime includerei anche la urmana d cui si puo salvare un trenta x cento d parte

  4. Allora per un paragone con il video postato da Domenico:

    http://youtu.be/U6nbr-QEU-Q

    Poi suggerirei questo:

    http://youtu.be/nNHGvz5eW8s

    Rispettivamente circa 4 e 3 mesi prima della scomparsa.

    Mah Giulia… Non so che dirti: perfetta non era, pioniera mi pare ingiusto. Personalmente me la immagino un po’ come l’angelus novus di Klee nell’interpretazione di Benjamin.
    Anche se nei video che ho postato io, in basso non esiste, spoggia e gratta, mi pare comunque meglio del video postato da Domenico.

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