Genetliaco di Rossini, 23: L’assedio di Corinto.

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Parte scritta per la Cinti, recuperando la preghiera di Maometto, scritta per la Colbran, accomodata che più non si poteva per Beverly Sills, che gradiva tessiture superiori di una terza rispetto a quelle delle altre due cantanti è la dimostrazione che l’artificio canoro ed ornamentale diventa la trenodia di un popolo conscio della propria tragica, imminente fine.

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