Jean de Leyda 1^ ascolto

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crediamo che i fatti, ovvero gli ascolti siano la modalità migliore per esplicitare i pensieri e le criteche del corriere della Grisi. Nourrit ha icostruito come la vocalità del protagonista del capolavoro di Meyerbeer sia assai più variegata di quella che negli ultimi tempi di sia creduto o dovuto credere. Facile affidare ad un tenore stentoreo il ruolo del personaggio storicamente esistito altrettanti facile o meglio semplicistico affidarlo ad un tenore di grazia (termine che poi non significa nulla). La verità ossia le esigenze dello spartito pretendono acuti sfolgoranti, qualche passo di agilità centro solidissimo, capacità di scansione e nel contempo capacità di cantare e fraseggiare in zona di passaggio. Si potrà poi precisare che la linea vocale e le esigenze interpretiva di Fides, la  grandiosa figura materna che è la vera protagonista dell’opera,  sia ancora più difficile talchè l’autore abbia previsto varianti ed aggiusti per protagoniste, che non possedessero o possiedamo le doti davvero fenomemali della prima interprete Pauline Viardot, m a la fadeletà ed aderenza anche da parte del tenore che vesta i panni di Jean non è facile da avere. Di fatto coincide con un tenore dal mezzo vocale e dalla tecnica completa e rifinita. Oggi impossibile, un tempo non facile. I maggiori tenori drammatici di tutte le formazioni e provenienze hanno vestito i panni del sacerdote riformato ed  impostore sapevano cantare piano e forte a qualsiasi altezza, emettere gli acuti che la parte prevede cantare d’amore ovvero cantare di slancio ed esaltazione religiosa.

Siccome l’opera è francese ilprimo omaggio a quello che per molti è il modello del tenore eroico francese: Augustarello Affre qui nella cosidetta pastorale, la pagina amorosa dell’opera. L’amore cantanto da Affrè non ammette molte sfumature, ma la facilità di suono, la capacità ci addolcire nei limiti di una voce straordinaria per potenza e granitura, lo squillo in alto ed una sorta di misto rinforzato negli acuti rendono  chiaro il concetto di amoroso e di canto di amore nella declinazione del grand-operà. Oltre tutto la voce del tenore francese non presenta una smagliatura, un cedimento in nessun suono dell’intera gamma, una tenuta di fiato ed una saldezza esemplari.

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