Intervista alla Señora

Ebbene signori ci è capitato anche questo nella nostra carriera di passatisti.
Andare a chiacchierare con la Señora Caballé e farlo in maniera assolutamente informale, perchè di primedonne, che sanno prendersi in giro quando sanno di essere nella tana del lupo, ce ne sono proprio poche e la Señora (come è sempre stata chiamata dal pubblico complice anche la complessione) in questo è veramente assoluta.

GG Signora Caballé, le è noto che spesso noi del Corriere della Grisi diciamo male di lei?

MC Altrimenti sareste il Corriere de la Montserrat.

GG Esiste già?

MC Dovrei chiederlo io a Voi visto che spesso ospitate le romanze di un mio fervido ammiratore italiano.

GG Trattiamo male anche lui.

MC Un po’ ciascuno e poi lui soffre per me, in italiano non se dice el capro espiatorio.

GG Lei parla tantissime lingue; le ha studiate o imparate, diciamo sul campo?

MC Mi hanno fatto studiate il castigliano e sapete cosa voglio dire; le altre le ha imparate sul campo, anzi sugli spartiti.

GG Allora ha imparato gli spartiti!!!

MC Ride

GG Lo sa che è un’intervista “cattiva”?

MC L’ho accettata per questo, altrimenti l’avrei già pronta: solite domande, solite risposte, potrei distribuirle come le fotografie!!!! Ride ancora

GG Ma qualche parte l’ha studiata?

MC Sì, tante le ho studiate a fondo: Norma, per esempio, ed Elisabetta de Valois.

GG Ha cantato parti che non erano adatte ai suoi mezzi?

MC Basta leggere il vostro Corriere.

GG Ma lei l’ha letto bene?

MC Como lo spartito de Anna Bolena. comincia a ridere. La Señora provoca………

GG Le cantanti più ammirate?

MC Se fossimo a casa mia in Barcellona le basterebbe guardare le quattro foto che tengo sul piano forte: Maria Callas, Renata Tebaldi, Joan Sutherland e Birgit Nilsson.

GG La Nilsson?

MC Agli inizi di carriera cantavo soprattutto in paesi di lingua tedesca e la Nilsson era allora la cantante in ascesa perfetta per Wagner.

GG Oggi le cantanti devono avere il fisico di una pin up: che ne pensa?

MC In giro per il mondo ci sono tantissimi cibi meravigliosi e per ammirare una bella donna tante passerelle, non il palcoscenico della Scala o del Met.

GG Ha cantato non so quante opere; qualcuna che non avrebbe voluto cantare, qualcuna che non è riuscita a cantare?

MC Che non avrei voluto e dovuto Medea di Cherubini. Che avrei voluto cantare Beatrice di Tenda e Giovanna d’Arco. Mi piaceva tantissimo la Giulietta sia di Gounod che di Bellini, ma sa correvo il rischio di cadere dal …insomma il letto dove si stendono i morti, come si chiama in italiano?

GG Catafalco.

MC Sì catafalco, devono anche avermelo gridato una volta!!!!! E giù a ridere

GG Che pensa dei fischi, signora?

MC Spesso sono meritati. Oggi si fischia poco.

GG Farebbero bene i fischi ai divi di oggi?

MC Non saprebbero apprezzarli, scapperebbero dal palcoscenico. Io almeno non facevo le cose a metà: o non cominciavo, lo so che mi chiamavano la Forfaié, oppure le finivo.

GG La Bolena…

MC Lo so, ma stavo veramente male.

GG Anche il pubblico!

MC Mal comune mezzo gaudio.

GG Ha qualche ascolto preferito?

MC Basta che non siano opera che hanno cantato la Callas, la Sutherland e l’Olivero, se no è troppo facile parlare male di me!!!!!

Gli ascolti

Montserrat Caballé

Massenet – Manon

Atto II

Allons! Il le faut!…Adieu, notre petite table (1967)

Puccini – La Bohème

Atto I

Sì. Mi chiamano Mimì (1967)

Montsalvatge

Punto de habanera (1967)

Granados

Llorad corazón (1967)

11 pensieri su “Intervista alla Señora

  1. simpatica, dai, e anche onesta alla fine, col senno di poi. certo, in posizione di sicurezza (oramai che ha da perdere a dire il vero sul passato?), però la franchezza è da apprezzare. ma allora, se anche lei sapeva benissimo il tasso della sua preparazione e il risultato del suo lavoro, come mai cantò e continuò a cantare? malignità delle malignità, di tutte le malignità…

  2. Splendida la "Si! Mi chiamano Mimì"… Una voce meravigliosa, timbricamente con ben pochi confronti. Caro Germont ha mai sentito parlare della necessità di "portare la pagnotta" (e non tiriamo fuori i soliti moralismi sul valore dell'arte e sull'inavvicinabilità tra arte e "vile" denaro)? E con la carriera che la senora aveva fatto tra gli anni '60 e '70 credo che molti al suo posto avrebbero ritenuto di poter campare di rendita. Che questo, poi, corrisponda alla realtà è un altro paio di maniche. Però, per lo specifico delle esecuzioni da voi postate, che voce meravigliosa… Voce che – nonostante la grisaglia dell'ultimo periodo – ha mantenuto sempre un certo fascino. Troppo bella l'intervista… Complimenti!!!

  3. da parte della senora: "quando ho parlato della grande Nilsson mi sono dimenticata di ricordare che fu grazie a lei che io venni ripescata nella Liù del Colon di Buenos Aires dopo che ero stata protestata dal direttore Previtali che diceva che ero troppo leggera per la parte, a quei tempi non ero ancora così famosa e la NIilsson che invece era famosissima ed era l'unica in grado di cantare Turandot si impuntò con il sovrintendente dicendo se va via lei non canto neppure io, Previtali dovette accettare di mala voglia e la recita fu un clamoroso successo, gazie e un saluto, Montse"

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