17 pensieri su “Jessica Pratt-Linda di Chamounix: ‘O luce di quest’anima’

        • Non credo che la “troppa ostentazione” dei sovracuti (se gli fai bene) disruggi l’intera voce. E’ semplicemente che a un certo punto perdi i sopracuti e basta. Vedi la Netrebko che ha urlato i suoi sopracuti finche poteva, e adesso sta ancora urlando nel resto della voce con un timbro ed un volume tutt’altro che danneggiati.
          La Callas avra perso i sovracuti, ma ha perso anche il volume. E questo non a causa dei sovracuti ma per il dimagrimento e il cambiamento fisiologico che le ha distrutto il sistema respiratorio che usava nella prima parte della carriera.

          • Abusare dei sovracuti è rischioso per l’organizzazione vocale, oltre ad essere una soluzione musicalmente poco interessante. Ci sono tante altre cose che si possono fare in un brano come questo, variazioni, agilità, trilli… Di sovracuto ne basta uno.

  1. Chiedo venia per l’intervento “extra topic” (cosa in effetti grave in un blog…) rispetto alla Linda di Chamounix, ma non alla Pratt. Solo per documentare il meritato e incontrovertibile successo personale che il soprano australiano sta ottenendo in questi giorni nella Lucia di Lammermoor al San Carlo (molto interessante Jordi-Edgardo, tra l’altro). Nonostante le difficoltà che comportano la direzione “colata a piombo” di Nello Santi e la quasi inconsistenza registica di Amelio, infatti, la Pratt sta fornendo una prova di rara sensibilità interpretativa e di impareggiabile perfezione stilistica (un po’ “fredda” nel primo atto per la verità, molto coinvolgente nel secondo e decisamente travolgente nel terzo). Solo questo. Saluti.

Lascia un commento