En attendant l’Africaine VIII: Antoinette Laute-Brun

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La scelta era obbligata o quasi, vista la scarsità di testimonianze discografiche relative alla parte di Ines e, in particolare, alla preghiera con cori del terzo atto. Pagina in cui quello che è a tutti gli effetti l’altro primo soprano dell’opera deve svettare, appunto, su orchestra e coro, cantando su una ottava (la bem centrale – la bem acuto) tipicamente “pericolosa”, che collega il registro centrale a quello dei primi acuti. Al carattere di preghiera del brano (Andantino moderato) rimandano l’indicazione “très doux”, che compare alla prima battuta, e l’impiego di ampie arcate melodiche su note tenute, senza peraltro che il compositore lesini quanto a indicazioni dinamiche (sempre fitte, specie nella chiusa) e concessioni spettacolari sotto il profilo della vocalità, su tutte la salita al la bem di “Grand Dieu” sul controcanto delle voci maschili. E’ anche l’occasione per ascoltare, o magari riascoltare, Antoinette Laute-Brun, per quasi un quarto di secolo (1903-1927) membro della compagnia dell’Opéra e soprattutto abituale partner discografica di Augustarello Affre.

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