Buon compleanno Maria!

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Da bravi nostalgici oggi celebriamo quello che sarebbe stato il 90esimo compleanno di Maria Callas, che soprattutto oggi dovrebbe essere un esempio per la dedizione avuta nel servire il compositore perfezionando sempre, in modo certosino, la propria interpretazione, intesa come unione di canto e intenzioni interpretative. Perché queste senza perfezionamento tecnico sono vane, così come anche la dote vocale senza una coscienza tecnica è priva di valore. Maria Callas, al di là del Mito, resta unica soprattutto per la volontà di fare bene il proprio lavoro, di dire qualcosa nel fare Arte senza tante parole, ma con tanti fatti, tanto studio. E nello sceglierla come Armida vogliamo ricordare ai nostri lettori cosa è e cosa dovrebbe essere il Rossini tragico cantato con ampiezza e mordente, nonostante l’unicità e l’irripetibilità di quelle recite fiorentine. Buon ascolto.

12 pensieri su “Buon compleanno Maria!

  1. Un tripudio di virtuosismo, una coloratura dionisiaca, una facilità sfacciatamente imbarazzante, e per chi ascolta e per chiunque altra si sia cimentata in questo pezzo. Credo che fosse esattamente quanto si aspettasse Rossini quando compose questo ruolo :)

    • mi spiace molto per te che ami quel capolavoro assoluto che è semiramide che per motivi anagrafici tu non abbia vissuto quel decennio meraviglioso in cui abbiamo visto tante e tante edizioni del titolo. L’esecuzione fantasmagorica della callas che ci fa immaginare quelle di isabella ci ricorda che oggi come ieri la stagione del grande rossini è durata pochi lustri

      • E’ proprio vero… ogni tanto mi trovo a fare di questi pensieri anche perché, a ben vedere, i cartelloni al giorno d’oggi sono meno variegati di un tempo e se anche si propongono titoli interessanti non ci sono le voci adeguate.
        Semiramide ha bisogno di quattro fuoriclasse e l’impresa di riunirne anche solo due è oggi fantascienza temo :(

        In ogni caso sto cercando di procurarmi quante più edizioni sono reperibili:) Certo, non è sempre facile riuscire a trovarle… Proprio oggi mi è arrivata la Semiramide Cuberli, Horne, Ramey, Merritt a New York e me la sono ascoltata con sommo gusto e tutta d’un fiato:)
        So che l’esperienza a teatro è un altro mondo, ma per fortuna che esistono i dischi :)

  2. Ma proprio per ricordare il 90 compleanno di Maria Callas avete scelte l’understatement? Francamente sono delusa, da voi mi aspettavo qualcosa di più “corposo” e articolato e non la celebrazione di Rossini più che della Maria.
    Grazie Maria Callas, per sempre con noi!

  3. Carissimi, celebrare il compleanno della Callas non è affatto da nostalgici, serve a far capire alle orecchie più giovani cosa significhi CANTARE con tutto quel che gli vien dietro, perciò un sentito ed emozionato GRAZIE!!!, anche da parte del mio figliolo che, poveretto, ebbe un paio d’anni fa un agghiacciante battesimo della Tosca con una certa Dyka….Ascoltando la Divina dice di sentirsi rinascere, segno che la strada è giusta…e a me sembra di veder resuscitare la Callas.

    Devo augurarVi buona Traviata??? Non mi sembra il caso…

    Auguri a te, indimenticabile Maria!

  4. Ieri sera su Rai5 hanno trasmesso il recital tenuto da Maria Callas ,a Parigi, nel 1958, penso ben noto ai melomani. Pur non essendo a livello delle interpretazioni di Norma, Trovatore del’inizio degli anni ’50,ha trasmesso emozioni a non finire,e, ad ex nell’aria di Rosina del Barbiere,ha fornito una lezione di canto ( mi vergogno a dirlo ma ho pensato alla stessa aria interpretata dalla Bartoli….-mi vergogno nel senso che il solo accostamento e’ blasfemo-). Il famoso secondo atto di Tosca,poi, mi conferma nella convinzione-a costo di passare per passatista-che a tutt’oggi in quest’opera Maria Callas e’ insuperata. Vi chiederei, se possibile, anche qualche approfondimento sulla corretta tecnica della Callas confrontandola coi “Divi retrivi e corrivi” di oggi.

  5. sulla tecnica della callas te la faccio spiccia cantava come i più completi vocalisti di scuola antica: sembrich patti lehmann sino alla stignani o alla steber. Dopo di lei due o tre non di più in campo femminile

  6. Sono due giorni che faccio il pieno di Maria, saltabeccando in lungo e in largo fra tutto quello che ho, opere, concerti, incisioni, la rievocazione in TV, più tutto quello che trovo sul web, e ancora non sono sazio.
    Non ricordo più la prima volta che l’ho ascoltata da ragazzino, so però che ogni volta, anche ora, il miracolo di quella voce, così “strana”, inconfondibile, ineguagliabile, maliosa come nessun’altra, si ripete e io finisco invischiato come in una ragnatela da cui non riesco a liberarmi – nè voglio farlo ! – e resto con quel suono in mente per un bel po’ di tempo.
    Il risultato è un piacere immenso da un lato e una gran malinconia dall’altro.
    I tempi purtroppo sono però tali da impedire che il piacere sia solo accompagnato dal rimpianto, sì perchè ora è subentrata la paura : sappiamo tutti cosa va in scena Sabato, e l’idea che uno dei suoi ruoli migliori venga maltrattato proprio ora, decisamente mi infastidisce.
    L’intervistina di ieri sera a Tcherniakov poi, a me ha messo altri brividi.
    Parlava di “attualizzare” l’ambientazione di Traviata, di renderla “contemporanea”, di tagliare col passato….
    Mi fermo qui, aspetto di vedere e sentire, sapendo che, se va male, metto l’incisione del ’55 e mi posso sciogliere nel suo meraviglioso, lento, lancinante “dite alla vergine…”
    Posso solo ringraziarla per tutto quello che mi ha dato e ancora mi dà.

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