Caro Maestro, cara Giulia / 2


Rossini uomo della metafora potremmo definirlo. Nel rispondere alla Diva in ogni senso in affanno non viene meno al principio che molti e molte dovrebbero avere a tesoro: “meglio rimpianti che compianti”.

Giulietta mia cara,
Voi siete unica, per la Vs. affezione e per la Vs. amicizia a chi, immeritatamente Voi, Artista somma fra le grandi, chiamate illustre e venerato. La fama mia oggi riposa ancora sulla Arte Vostra e di poc’altre somme. Ma proprio perché è Arte sublime deve rimanere tale nella memoria e nel ricordo di chi ha avuto l’incomparabile privilegio di udirla e di vederla e non deve essere offerta ad un grado che non sia il grado sommo, mia cara.
Lasciate Semiramide al ricordo di chi ebbe il privilegio di sentirla dalla voce e dall’Arte somma di Giulia Grisi.
Vi attendo come pure vi attende madama Rossini, che Vi saluta
Vs. affezionatissimo
Rossini

Gli ascolti

Rossini – Semiramide

Dolce pensieroMontserrat Caballé (1988)

3 pensieri su “Caro Maestro, cara Giulia / 2

  1. Ma che sbrodolata questo raggio lusinghiero canticchiato dalla Caballé, che urla al posto degli acuti! Rossini va cantato con agilità di forza, la Caballé la esegue tutta mollemente di grazia, è un contro senso in Rossini.

  2. Povera Montsy… ultraimpreparata…. ma come si può presentarsi in pubblico in quelle condizioni? e poi nelle interviste all’epoca faceva la tutta umile… occhi bassi… ma per favore!!!! questo ascolto è la degna esplicazione di ciò che scrisse il Divino Gioachino alla Diva Giulia…. e oggi le cose vanno pure peggio… saluti Maometto II

  3. Mah, nel 1988 la Caballè era alla frutta, anzi al dessert, anzi al caffè… A parte questo, dubito che anche nel 1968 quella di Semiramide sarebbe stata propriamente la sua parte; ma coi mezzi intatti di allora certo si sarebbe inventata qualcosa per farcelo credere.

    Quanto al carteggio Grisi – Rossini, che dire? La saggezza superiore di due Sommi.

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