MODESTE VOCI: CHRISTA LUDWIG

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Qui la modestia vocale è relativa e appare in tutta la sua pregnanza solo quando si confronti il mezzosoprano tedesco ad autentici “pezzi da novanta”, nonché superbe cantanti, quali Ernestine Schumann-Heink e Margarete Matzenauer. E il paragone, benché forse ingeneroso, non è del tutto errato, perché la Ludwig è stata, tra le cantanti della sua generazione (per tacere delle successive) e in epoca di pieno trionfo, da un lato, della cosiddetta “neue Bayreuth”, che peraltro era piuttosto “alte”, inverando i dettami vocali della vestale Cosima, dall’altro, dell’approccio pseudocolto e manierato a Mozart e al repertorio liederistico, una delle più vicine, per sensibilità d’interprete non meno che per saldezza tecnica, agli esempi della vecchia scuola. Quella che oggi si pretende non sia mai esistita, salvo biasimarla all’occorrenza. Sterminato il repertorio della Ludwig, da Berlioz a Verdi, da Bellini a Strauss con occasionali incursioni in territorio rossiniano. Abbiamo scelto di proporla in un Lied. Anche per via del pianista.

10 pensieri su “MODESTE VOCI: CHRISTA LUDWIG

  1. ma poi di che ti meravigli ? nella rubrica ci finiscono quasi tutte (da ultimi cantanti come Ramey, Kabaivanska, Gruberova, Cuberli ecc.)…tu mi risponderai “la pratt per esempio no” e io ti rispondo vuoi mettere la Pratt con quelli li????

    • Forse è sfuggito, almeno ai lettori “diversamente attenti”, per usare un eufemismo alla moda, che i cantanti compresi nella rubrica “Modeste voci” sono tutti grandi, alcuni anche grandissimi, benché non possano vantare la dote naturale dei loro colleghi, egualmente grandi, compresi nella precedente rubrica “Voci importanti”. Insomma si parla comunque dei vertici dell’Arte, canora ovviamente. Se mai vareremo una rubrica sull’etologia saremo lieti, caro Albertoemme, di utilizzarti quale consulente, così magari capiremo se Kaufmann disponga del pollice opponibile o se la Bartoli deponga le uova.

      • Sì, Antonio, l’obiettivo della rubrica è chiaro, però… beh il catalogo è abbastanza opinabile. Io la Ludwig, dal vivo, non l’ho potuta mai sentire, ma dalle registrazioni, come per Bonci, l’annovererei tra le voci importanti. Non certo tra le “modeste”. E pure la Sills che vedo seguire la Ludwig…

        Domenico: sai che non conoscevo la Anday? Ed è stata una bella scoperta! 😀

        Comunque con calma procederò ai raffronti tra Mätzenauer, Klose, Anday, Ernestine e Ludwig…

    • Alberto, con tutto il rispetto dovutole, io la Kabaivanska ce la vedo benissimo tra le voci modeste. E “modeste” non solo nel senso della rubrica.
      Mi spiace per gli estimatori ma, sebbene a paragone delle “povere sceme” di cui parlava Giulia, oggi una Raina sarebbe grasso che cola, io non la reggo.

  2. Ma dai! La Ludwig voce modesta! Aveva una voce di timbro meraviglioso! Magari non aveva l’ampiezza di altre, ma il timbro era stupendo!
    In ogni caso, è stata una delle prime voci che abbia conosciuto ed amato.

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