Magda Olivero: in memoriam.

magda_olivero10Domani il nostro ricordo della cantante.

Questa sera, la sua voce.

 

Magda Olivero, soprano
Maria Concetta Balducci, pianoforte

Firenze, 31 maggio 1971

Massenet: Manon – Addio, o nostro picciol desco
Zandonai: Francesca da Rimini – Paolo, datemi pace
Verdi: Otello – Ave Maria
Boito: Mefistofele – Spunta l’aurora pallida
Mercadante: Pelagio –  Ahi! Più ferve la pugna! Ei non fuggia!
Alfano: Resurrezione – Giunge il treno
Cilea: Adriana Lecouvreur – Poveri fiori
Puccini: Turandot – Signore, ascolta
Cilea: Adriana Lecouvreur – Io son l’umile ancella

6 pensieri su “Magda Olivero: in memoriam.

  1. Amor, celeste ~ ebbrezza e pena, perché mi turbi ~ il sen cotanto? Nella mia vergine ~ gioia serena cerco il sorriso ~ e trovo il pianto! Ahi! nelle notti chiare talor la nube appare e il sogno incantator è un’ansia pe ‘l mio cor! Talor, seguendo ~ di stella amica con occhio insonne ~ il tramontar, interna voce ~ par che mi dica così il tuo sogno dovrà passar!… Ma no!… fur vane larve… l’alba sognata apparve, non sogno più l’amor, ei vive nel mio cor!

    Ciao Magda!

    http://youtu.be/9yG_EZiDHOA

  2. Nel silenzio dei media, a centocinque suonati e senza nemmeno un passaggio dalla D’ Urso in quanto vecchina ultracentenaria (forse perché non viveva in Barbagia o nella bassa Padana o sull’ Appennino abruzzese, in ogni caso non circondata da torme di figli e nipoti da sparare in telecamera) se n’ è andata Magda Olivero. Fortunatamente, chi se la ricorda sa come ricordarsela. Buon viaggio.

  3. Per quanto abbia desiderato sentirla dal vivo, ahimè non mi è riuscito di ascoltarla se non in un incontro agli amici del loggione. Però di lei mi è caro l’incontro che ebbi al teatro Grande di Brescia allorquando la Maria Chiara debuttò in adriana lecouvreur. Donna semplice e dai modi squisiti rispose a me illustre sconosciuto quasi fossi amico d’un dì.
    La sua voce accompagnò però molta mia gioventù a in questo ringrazio la Rai di allora (non l’attuale!).

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