Quale delle due?

http://www.roh.org.uk/news/cast-change-anna-netrebko-to-withdraw-from-norma

A questo punto, l’unico dubbio è su quale delle due inossidabili (si fa per dire…) Norme al momento in attività cadrà la scelta del teatro londinese. Non vi è infatti alcun dubbio sul fatto che Mariella ed Edita siano, oggi come oggi, le uniche cantanti capaci non solo di portare a termine le recite, ma di programmare con congruo anticipo un’agenda di impegni che nessuna delle due (giunte, giova ricordarlo, alla vigilia del settantesimo anno di età) avrebbe forse osato immaginare tanto fitta e a così lunga scadenza. Osserviamo en passant che la signora Netrebko ha, per sua stessa ammissione, iniziato a preparare in aprile un ruolo (e che ruolo!) da debuttare a settembre (cinque mesi dopo), e questo benché il debutto nella parte fosse previsto da ben quattro anni.

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39 pensieri su “Quale delle due?

  1. Sulla Gruberova com’è adesso stenderei un velo pietoso. E quanto alla Devia, l’ho sentita due volte a Napoli in Norma, ma vi posso assicurare che, a parte l’aria su cui punta, ovviamente, tutte le sue carte, per il resto è una altissima scuola di tecnica su come cantare senza avere più la voce (se mai ha avuto la voce per Norma, del che dubito), ma non molto di più.

  2. Va detto comunque che rovinarsi la reputazione con una Norma mal riuscita è una cosa facilissima e dagli effetti imprevedibili sulla carriera, anche perché una cosa è il pubblico ed altra la critica. Non credo che il problema sia prettamente (o unicamente) vocale, secondo me il comunicato dice molto tra le righe: non sa o non vuole più gestire il repertorio classico, che richiede applicazione, pazienza e fatica diverse (anche per le aspettative) rispetto ad altri, dove esiste roba che davvero puoi metter su in cinque mesi. Come mi disse un’ottima cantante qualche anno fa, “se gridi Puccini come una forsennata battono le mani fino a spellarsele; ma un Bellini ben fatto lo riconoscono in pochi”. Parole sante.

    • …..forse un tempo, ora non più. Il pubblico ingoia tutto e la critica asseconda il meccanismo ridotta a gran cassa degli affari. Si tratterà di altre ragioni, tanto una.cosa in pii o in meno cantata alla.cacchio che differenza fa? Ricordati che per quei pubblici la Norma la.canta la Bartoli!

  3. Tanto per fare un paragone. La mia amica Fiamma Izzo, che non fece poi una carriera paragonabile alle aspettative iniziali, quando preparava il ruolo di Violetta cantò per un anno tutta la parte due volte al giorno, a piena voce. Questa qui a due mesi dall’ inizio delle prove si deve essere resa conto che non aveva ancora aperto una pagina dello spartito di Norma. Ah, che grandi professionisti abbiamo oggi!!!

  4. Il cast prevedeva in origine Netrebko,Calleja,Ganassi.Venuta meno la diva,tra l’altro ….chapeau…non è da tutti rinunciare con quel tipo di motivazioni, vi sarà spazio sufficiente per brave interpreti meno dive,o meglio: meno celebrate .Non credo vi sia spazio per veterane tipo Devìa e Gruberova.La scelta cadrà appunto su Agresta,o Radvanovsky,oppure la Pirozzi.insomma,su Norme collaudate e ormai approdate ai vertici dell’attuale star system.

    • Guarda che la Pirozzi non ha ancora fatto il debutto. Vediamo ora come recepiscono il Trovatore….che è più facile ma c’è n’è abbastanza al 4o atto per soffrire…Un soprano che non gira gli acuti e li spinge tutti alla come mi viene sulla grande scena del 4o dove bisogna salire senza peso ….le basta e le avanza il convento …..non so…vabbe che tanto la gente ha il piombo nelle orecchie

      • Sì è vero,intendevo per ” collaudata” una artista comunque in grado di eseguire Norma senza far rivoltare l’autore nella tomba.Stiamo pur sempre parlando di Norma nel 2016… Non so se mi spiego,quando c’è il serissimo rischio di avere come Norma la Kermes!E dove il disco di riferimento è quello siglato da Santa Cecilia Bartoli ( che a questo punto preferisco a tante altre,almeno è pazza e non annoia)….

        • Stiamo parlando di povere cose destinate ad essere dimenticate ancora prima di averle sentite, posto che Sondra Horsy nitrisce da morire, ha una vociaccia orrenda ma forse la sfanga più della Agresta che la soffia e la pigola, dando gran danno alla sua voce (la Mimì alla scala dopo la Norma di torino era moribonda. ..). Del resto se un sopranino modesto e senza numeri come la Lungu debutta la Bolena, quelle fanno la Norma (che in teoria sarebbero opere che se ne canti una,canti anche l’altra)….Peraltro la signorina maria elena boschi scrive la riforma della costituzione dall’ alto del suo curriculum professionale che si legge online sui siti ufficiali…tutto il mondo è paese!

      • Vogliamo dirlo che la Pirozzi è un lirico-leggero che spinge?!?!?!?
        Se cantasse Adina o Musetta sarebbe a cavallo.
        Ciò che mi lascia basito è l’aura da “liricone-drammatico” che moltissimi (pubblico e addetti ai lavori) le stanno affibbiando…ma non si rendono conto?!?!?

  5. comunque un plauso alla Netrebko che si è resa conta che la sua vocalità non è adatta al ruolo di Norma ,non vuole ripetere l’errore della Bolena,visto il degrado che ha subito la voce dopo,per poi riprendere,molte volte qui si parla che un cantante deve sapersi scegliere un repertorio ,e finalmente una cantante ha avuto il coraggio di dirlo che non è nelle sue sue corde cantare un qualcosa non adatto…forse la Netrebko ci è arrivata tardi,forse stavolta non si è fatta trascinare dagli agenti e dal grande guadagno,comunque ha fatto quello che tante volte qui si scrive

  6. “Un plauso…”, “chapeau…” Ma state scherzando o cosa? Cosa ci sarebbe di ammirevole nell’aver assunto un impegno contrattuale (immagino meditato) e poi accorgersi dopo 4 anni e a pochi mesi prima dello spettacolo che le sarebbe cambiata la voce? Ma quando mai una cantante che si picca di avere in repertorio Bolena e Lady Macbeth ha problemi con Norma? E poi si è accorta solo aprendo lo spartito? Non ha mai ascoltato un disco in vita sua?

    • No,non è così.Oggi i cantanti pur di avere un contratto accettano con estrema facilità qualunque cosa ,adatta o non adatta ai loro mezzi.La Netrebko è stata molto onesta con sé stessa e con tutti,ovviamente é studiando che si accorge di non essere in grado di adempiere all’arduo cimento e Norma è un ruolo cardine che teme terribili confronti.Certo,può permetterselo….voglio vedere quante altre avrebbero detto ” no” a Pappano e al Covent Garden.

  7. Sinceramente o la Norma si canta come si deve o non si canta,la Netrebko ci ha rinunciato ,ha ragione la Grisi ormai il pubblico accetta tutto,e di certo la Netrebko non sarebbe stata contestata,ma lei è stata corretta,non sarei stata una Norma …

    • Prima ci si pensa se un opera è adatta o meno, poi la si studia un po’, almeno i punti più difficili, quindi dopo averci pensato bene, la si accetta. Questi professionale istituzioni della carriera ma non del canto , prima annunciano,poi magari firmano i contratti e poi tirano i pacchi. Questo può accadere in modo sistematico come accade solo in un mondo senza serietà e xon un sistema di sovrintendenza e d.a. connivenza con gli agenti e i cantanti stessi. Se sapessero che per simili pacchi , più o meno tardivi, le porte dei teatri importanti si xhiuderebbero per sempre, sarebbero piu accorti. Ma siccome il ricambio non c’è anche l opera pacco e diventato uno strumento di lavoro su cui si specula e su cui fiorisce anche il mercato dei rincalzi. La gente tace ed acconsente, quindi si merita di essere presa per il culo. Come con la politica del resto

      • Sai…sulla questione dei pacchi sono abbastanza d’accordo.Ma se il contratto è partito 4 anni fa…molte cose cambiano.Probabilmente paura…il famoso ” ma chi me lo fa fa’ “….tutto sommato la Netrebko se lo può permettere,ci sono molte sue colleghe che avrebbero fatto carte false per lo stesso contratto.

        • La Bolena aveva gia dato un chiaro responso a lei, che ha detto di esserne uscita a pezzi, e a noi. Avdebbe dovuto darlo anche a chi l’ha scritturata….io l’avrei cercata per altri titoli ecco..Posto che la vicenda non è cosi scandalosa …..corre ben di peggio, e resro dell’idea che preparata e gestita da persone capaci avrebbe piu cartw da giocare lei delle altre di cui abbiamo fatto i nomj. Per parte mia credo che per la sua carriera lei non avesse voglia di darsi da fare piu di tanto…..due anni fa mollo il Faust, che sarebbe l opera sua..
          cmque anche la Fleming ha fatto lo sgesso con la Norma

          • Sì ,penso anch’io.La Netrebko corre solo un rischio a questo punto,ed è quello di cantare opere adatte a includere il suo tragico marito,che non canterebbe malissimo se non fosse per l’orribile timbro.Si prevedono dunque Tosche,Turandotte,magari pure Otelli,Chénieri….e via discorrendo….spero bene che sappia salvarsi…potrebbe essere un abbraccio mortale.

          • direi che il meccanismo è gia in atto da un po’ e la diva è assai meno diva e patinata e glamour di prima. La fase calante è in essere…i forfait si uniscono agli eventi meno pregiati di un tempo….

  8. Cari tutti,
    Come ricordato da Grisi il primo problema riguarda la professionalità. Ma Annona non è nuova all’approccio interrogazione liceale = studio all’ultimo momento: si veda la Manon Lescaut di Roma o anche la povera Elsa che distruggerà a breve a Dresden (considerando il suo recente tour asiatico avrà iniziato un mese a prima a studiare la parte????).
    Per quanto riguarda il presunto cambio, o meglio dire disfacimento, vocale… mi sembra sia iniziato già da parecchi anni. I fattori che ritengo abbiano motivato la scelta della signora sono due:
    1) La possibilità di fare una vera figura poco dignitosa. E non sto parlando a livello di interpretazione o voce inadatta (che ormai non è un problema grazie ad amplificazione, trucchetti vari, e ignoranza del pubblico pagante) visto che ormai la signora canta ruoli inadatti alla sua voce da Bolena. Mi riferisco al principio secondo cui il bel canto NON perdona: si può urlacchiare primo Verdi e saltare senza troppo dare nell’occhio quelle 4 agilità nelle caballette (Macbeth), si può urlare Puccini/Verismo privandolo di ogni legato e fraseggio (e quindi, senso), ma una voce così gonfiata e intubata in centro non può sopravvivere a Norma. Ammucchierebbe ogni agilità e risulterebbe amatoriale da ascoltare anche per gli ascoltatori più basic. E siccome la signora non è fessa, ha ben deciso di adottare l’approccio “chi me lo fa fare”.
    2) Come più volte dichiarato prima della Giovanna d’Arco, la signora ritiene di avere una voce che presenta al momento molte affinità con quella della Tebaldi (WTF????!!!!… che Dio la perdoni). Indi, nella costruzione del suo personaggio lirico spinto verista, Norma sarebbe decisamente poco appropriata. Meglio preparare la strada all’urlo seriale (si ascolti sua registrazione di prova di Turandot) e al repertorio drammatico pesante. Mi aspetto nei prossimi 4-5 anni debutti in Isolde e affini.
    In sintesi, mi dispiace molto per il teatro e per la signora che, al di là delle critiche, almeno la natura l’avrebbe avuta per una grande carriera. Una voce da lirico leggero di corpo con un bellissimo timbro e che ha sacrificato negli anni al sistema. Sarebbe stata una Adina stupenda, una ottima Norina. Ma a mio parere non si può tollerare una Isolde o Trovatore con la voce di Gilda.

      • Hai ragione Tamburini!
        Purtroppo Edita, Devia e Bartoli hanno finito di sdoganare Norma a qualsiasi tipologia vocale. Se le prime due qualcosa possono anche dirlo grazie alla loro professionalità, la terza ha valicato i confini della realtà… Ne sentiremo di tutti i colori nei prossimi anni. Almeno la Netrebko, con i suoi mille problemi, avrebbe avuto una voce di corpo adatto a Norma che più di quanto possa dire per le altre in circolazione… per il resto concordo con Kirstenthebest.

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