Aspettando il Trovatore IX: finale II, Maria Callas (1950)

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Il Trovatore: Perché piangete? – Maria Callas – Mexico City

In questo fortunoso live messicano si fatica a dire in che cosa sia più ammirevole Maria Callas, se nella pregnanza del recitativo, con cui la monacanda Leonora prende congedo dalle amiche e dalla vita secolare, oppure nella facilità con cui regge la tessitura, letale a tante colleghe, di frasi come “Non regge a tanto giubilo rapito il cor” oppure “E questo un sogno, un’estasi”. Un passo in cui la natura, la vocalista e l’interprete trovano un equilibrio e una sintesi che hanno del miracoloso.

3 pensieri su “Aspettando il Trovatore IX: finale II, Maria Callas (1950)

  1. Io invece adoro la Callas per tutto (voce compresa). Le cose che non posso invece soffire sono: a) Trovatore, che trovo essere un’opera di becera maniera (fuorché alcuni momenti di ispirata musicalità) e b) Kurt Bau(m) che riprova il fatto che se non ci sono più “voci d’oro” le “sòle” vocali son sempre esistite!

  2. Beh commento anche questo visto che ci sono, sperando di non essere segnalato come spam, dati gli interventi ravvicinatiXD

    La Callas è la Callas e per ricordarcelo ci sono sempre gli ascolti, specie fino al 57:) Io personalmente non la osanno in tutto, ma trovo che dica sempre la sua con autorevolezza, anche laddove non è straordinaria.
    Io adoro il Trovatore perché è un Verdi che sento come molto vicino a Donizetti: la musica e le situazioni mi travolgono letteralmente:)
    Mi unisco al club Baum (che mi fa pensare alla biblioteca della mia universitàXD) sola 😉

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