En attendant l’Africaine V. Eugenia Burzio

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Eugenia Burzio, autentica voce di soprano di forza o drammatico cantò frequentemente il ruolo di Selika, fra l’altro alla Scala nel 1910 in quella che credo sia stata l’ultima ripresa del titolo. Selika era uno dei ruoli che il soprano drammatico  in quegli anni doveva avere in repertorio. E quindi nei teatri italiani lo proposero Giannina Russ, Tina Poli Randaccio e Celestina Boninsegna.  Sarebbe interessante il confronto Burzio – Russ perché le due cantanti rappresentavano due modi di essere soprani drammatici e due mondi  quello dell’opera ottocentesca la Russ del nascente Verismo la Burzio. Tutti conoscono a quali eccessi temperamentali anche nelle registrazioni in soprano piemontese si sia lasciata andare. Parlare però di Eugenia Burzio come della capostipite delle generose veriste dagli slanci incontrollati ed inconsulti è riduttivo.

In questa sezione di incisione (manca la conclusione) la cantante non sarà perfetta sotto il profilo dell’esecuzione dell’ornamentazione perché omette i trilli e nella vocalizzazione preferisce sostituire la vocale “ao” alle parole, ma l’attacco con voce  raccolta, chiarissima e tenera come il canto dell’amore per Vasco e la patria persa e lontana sono esemplari perché di una cosa dobbiamo essere certi che anche nei momenti di più bruciante Verismo Eugenio Burzio era una grandissima interprete e, talvolta, anche una vocalista.

 

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