Gli Ugonotti VIII: André d’Arkor.

Prosegue la carrellata dei Raoul di grande e bella voce il belga D’Arkor (1901-1971), capace di conciliare l’estasi del recitativo, espressa attraverso un esemplare canto a fior di labbro, e lo slancio del cantabile, mercé l’esibizione di un registro acuto … Continua a leggere

Gli Ugonotti VII: Augustarello Affrè

Augustarello Affre (1858-1931) rappresenta il tenore di forza o drammatico così come inteso fra ottocento e novecento. Venne anche definito il Tamagno francese. Ugonotti erano uno dei caposaldi della sua carriera con Profeta, Sansone, Trovatore. Affre registrò più brani del … Continua a leggere

Gli Ugonotti VI: Albert Vaguet

La carriera teatrale (relativamente breve, principalmente a causa di gravi problemi di salute) del tenore normanno (1865-1943) si svolse negli anni in cui all’Opéra di Parigi troneggiavano, in ogni senso, cantanti del calibro di Affre ed Escalais. Pur sostenendo numerose … Continua a leggere

Gli Ugonotti IV: Hermann Jadlowker, Plus blanche…

L’esecuzione della sortita di Raoul a opera del tenore lettone (1877-1953) è, con fondata ragione, ritenuta uno dei migliori dischi del copioso lascito del cantante (in uno con la serenata del Conte d’Almaviva e “Fuor del mar”) e una delle … Continua a leggere

Gli Ugonotti III : Lemeshev, Plus blanche que la blanche hermine

La romanza di Raoul, scorcio estatico e sognante incastonato in quel vivacissimo affresco che è il primo atto degli Huguenots, destò fin dalla prima recita l’ammirazione del pubblico e divenne per più di un secolo un cimento amato e pressoché obbligato per … Continua a leggere

Gli ugonotti II: Figner, Yuzhin, Ershov Raoul venuti dall’ Est

Proponendo la sortita di Raoul, una delle pagine più note dell’opera, oggi, e la più famosa un tempo va premesso che ne ascoltiamo sempre un sezione. La cavatina di Raoul, infatti, comincia con un ampio recitativo “non lungi dalle torri … Continua a leggere

Gli Ugonotti I: Leo Slezak “Qui sotto il ciel”

In un consesso di nobili cattolici, il cui corale  in spartito è definito “orgia” arriva un giovane protestante, che la tradizione degli allestimenti, vuole nero vestito e sobrio nel parlare e nel muoversi. Tutto le separa da quel mondo e … Continua a leggere