E così siamo arrivati in fondo a questo mese di proposizioni rossiniane in chiave sinfonica. Nessuna classifica per i passi di assoluta qualità che abbiamo sentito, testimonianza di una civiltà , che mi permetto di affermare oggi latita. L’omaggio finale … Continua a leggere
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Un direttore al giorno… / 31. “Semiramide”, Leonard Bernstein.
Una delle più travolgenti esecuzioni dell’ultima ouverture italiana del Pesarese, animata dalla prima all’ultima nota da un’energia, un ritmo difficilmente ripetibili. Quello di Bernstein con il repertorio tragico rossiniano è, nella discografia, uno dei pochi incontri mai realizzati, di cui … Continua a leggere
Un direttore al giorno… / 30. “La scala di seta”, Georg Solti.
Grande eleganza, supremo “spolvero” orchestrale, ma direzione nel complesso un poco asettica e in difetto di brillantezza. Capita anche ai migliori.
Un direttore al giorno… / 29. “Il turco in Italia”, Peter Maag.
Sinfonia (Genova 1987) Ben lontana dalla perfeziona formale di molte altre esecuzioni rossiniane proposte in questo mese, che volge al termine, questa del Turco sotto la guida di Peter Maag. Non perfetta per la qualità dell’orchestra, quella del Margherita di … Continua a leggere
Un direttore al giorno… / 28. “Il barbiere di Siviglia”, Leo Blech
Una testimonianza storica, che documenta l’approccio al titolo rossiniano più diffuso a ogni latitudine da parte di Leo Blech, per quasi tre decenni massicciamente impegnato presso i teatri berlinesi e poi, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, attivo in … Continua a leggere
Un direttore al giorno… / 27. “L’assedio di Corinto”, Thomas Schippers.
Ouverture (Scala 1969) Il perfetto equilibrio fra passato (neoclassicismo) e il più che nascente romanticismo. Slancio brio tensione drammatica senso della tragedia senza mai tradire precisione qualità del suono. Il modo migliore per iniziare una pietra miliare della rinascita di … Continua a leggere
Un direttore al giorno… / 26. “Guillaume Tell”, Fritz Reiner.
Interpretazione classica e muscolare quella di Reiner: romantica, profonda, generosa.
Un direttore al giorno… / 25. “Guillaume Tell”, Ettore Panizza.
Ettore Panizza – Rossini (HMV B 3858-9) E dopo Serafin, Ettore o Hector Panizza. Altro direttore di grandissimo repertorio, accompagnato dalla stima e dalla considerazione dei colleghi e dei compositori ( tralasciamo compositore lui stesso) e capace di un repertorio … Continua a leggere
Un direttore al giorno… / 24. “La Cenerentola”, Tullio Serafin.
E dopo le mirabilia udite in Pesaro da parte delle bacchette ivi convocate, verosimilmente allo scopo di rafforzare nelle loro convinzioni gli ascoltatori che giudicano quello rossiniano un repertorio poco più che dozzinale o comunque ben inferiore a tanti altri, … Continua a leggere
Un direttore al giorno… / 23. “La scala di seta”, Sergiu Celibidache.
Diversissimo qui Celibidache, rispetto alla Gazza. In questo brano viene enfatizzata la delicata malinconia e il clima notturno della farsa atipica.
Un direttore al giorno… / 22. “Semiramide”, Jader Bignamini.
abbiamo scelto Jader Bignamini nella monumentale sinfonia di Semiramide per dire che accanto a molti under 40 che si segnalano non per meriti artistici, ma per altri, che lasciamo ai lettori individuare, riteniamo esista una bacchetta valida e capace. Capace … Continua a leggere
Un direttore al giorno… / 21. “La gazza ladra”, Sergiu Celibidache.
Celibidache è un interprete particolare, così il suo Rossini è diverso da tutti gli altri: la sinfonia della Gazza ladra viene rivissuta con un nuovo passo, in una solennità e austerità che rende perfettamente la contraddizione di questa grande opera … Continua a leggere