I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Rossini: Stabat Mater – Inflammatus.

Trascorso un anno dalla prima puntata, poniamo fine alla rubrica dei venerdì di Mancini con una carrellata di Inflammatus dallo Stabat Mater rossiniano (la chiusura con gli Inflammatus era prevista per lo scorso Venerdì Santo in omaggio al rito della … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Sigrid Onégin nel Prophète.

Dopo aver già introdotto la questione nella puntata del Quaresimal dedicata a Gloria Scalchi, soffermiamoci ancora sulla vocalità del mezzosoprano ed in particolare sul ruolo di Fidès nel Profeta di Meyerbeer, di cui ora ascoltiamo l’arioso “Ah! mon fils”. Parte … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Juste Nivette nella Juive.

Ascoltiamo la voce di questo antico e ormai pressoché dimenticato basso francese (classe 1866) alle prese con una parte di basso profondo scritta per il leggendario Nicolas Levasseur, quella del Cardinal Brogni dalla Juive di Halévy, opera oggi scomparsa dai … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Michele Pertusi nel Nabucco.

Impariamo oggi come riconoscere se una voce di basso verdiano sia sincera o simulata e quali siano le conseguenze del cantare con emissione contraffatta, anche ad onta di una preparazione molto seria e professionale sul piano esecutivo, musicale e stilistico. … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Jacques Urlus in Fidelio.

Ascolto esemplare che dimostra come anche una voce adusa al repertorio più pesante se fornita della giusta preparazione tecnica possa cantare sul fiato con espressività e morbido legato, senza mai forzare il suono sul passaggio o ghermire gli acuti. Già … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini, impariamo ad ascoltare. Nadezhda Obukhova, “Plaisir d’amour”.

Dopo la Supervia ecco un altro mirabile esempio di canto nella corda oggi falcidiata dall’epidemia malcantista di vero mezzosoprano. Ed in questo caso, oltre al metodo, all’arte sopraffina, ammiriamo anche una notevole ed autentica dote naturale. Il brano proposto non … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare con Conchita Supervia.

Il cantante veramente esemplare è quel cantante che non abbisogna di frapporre fra sé ed il pubblico nessuna spiegazione intermediaria – sia essa la lettura, anticipata o simultanea all’ascolto, del testo del brano, o l’accampare giustificazioni pseudo storiche, filologiche, tecniciste … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini, impariamo ad ascoltare. Auguri di buon Natale con Pol Plançon.

Nell’ultima puntata dell’anno di questa rubrica, siamo buoni e lasciamo da parte gli impietosi ascolti comparati e le dolorose radiografie tecniche di scadenti vocalisti, e come dice il poeta latino, paulo maiora canamus. Ascoltiamo il celebre Cantico di Natale di … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Mattia Battistini nel Don Giovanni.

Mi perdonino i lettori se i soggetti della mia rubrica risultano un po’ ripetitivi, ma tra le numerosissime voci di cui il disco in oltre un secolo di storia ci ha lasciato documentazione sonora, relativamente poche sono quelle che riesco … Continua a leggere

I venerdì di Mancini ( in ritardo !).Impariamo a confrontare. “Asetticizzazione” del belcanto, seconda puntata: Blake vs. Florez nel Rondò di Almaviva.

Identico a quello già illustrato con i soprani è il decadimento del canto nella voce di tenore (nella fattispecie contraltino): voci che si fanno sempre più piccole, sempre più piatte e monocromatiche. Ma mentre il degrado delle voci femminili ha … Continua a leggere

I venerdì di G.B. Mancini: impariamo ad ascoltare. Sigrid Arnoldson nel Barbiere di Siviglia, ossia dell’uguaglianza dei registri.

Ecco un esempio di come un soprano che al massimo possiamo definire lirico-leggero possa ben destreggiarsi in una tessitura centrale come quella di Rosina (nella tonalità originale) cantando sempre con la propria vera voce, con un centro leggero ma ben … Continua a leggere

I venerdì di Mancini: impariamo ad ascoltare. Rosa Raisa nel Mefistofele

Dopo averla già proposta mesi addietro nel Casta diva, impariamo oggi ad ascoltare servendoci ancora della voce di Rosa Raisa, esempio di canto femminile tra i più importanti, per esemplarità d’emissione, qualità timbrica, virtuosismo ed espressività, di tutta l’era pre-Callas … Continua a leggere